PESTE SUINA, Littarru (Sindaco Desulo): “Qualcuno ha fatto l’untore”. Laddomada (Izs): “Territorio ad alto rischio”

Ricevuta dall’Assessorato regionale della Sanità la determinazione che sanciva l’istituzione di una zona di sorveglianza per la peste suina, individuando un focolaio del virus in un’azienda di Desulo, con severe prescrizioni per un “raggio di almeno 10 chilometri dagli allevamenti infetti”, il sindaco Gigi Littarru aveva scritto su Facebook: “Eravamo, siamo e resteremo una zona di sorveglianza per Peste suina africana. Facciamocene una ragione. Non mi piace cercare colpevoli ma, secondo la mia modestissima opinione, secondo me qualcuno ha fatto l’untore. Per ora non ci salva manco il Padre Eterno. Amen”.

Ma il direttore generale dell’Istituto zooprofilatico sperimentale della Sardegna (Izs), Alberto Laddomada, ha replicato che l’Istituto ha “tanti dati che confermano l’alto rischio di pericolosità del territorio di Desulo in materia di presenza e diffusione del virus della Peste suina africana. Mi sembra fuorviante sollevare l’ipotesi di presunti untori per spiegare la trasmissione della malattia fra i suini di determinate aree del Gennargentu. Nelle circostanze in cui si trova oggi l’agro di Desulo, e altri limitrofi, la probabilità di contagio negli allevamenti è elevatissima. Ancora di più se non sono garantite le misure minime di sicurezza igienico sanitarie come il pascolo confinato con le doppie recinzioni o i muretti a secco alti almeno un metro e mezzo”.

“Il blocco della movimentazione degli animali, le indicazioni igienico sanitarie e le prescrizioni non sono un intervento di sorveglianza speciale predisposto solo per Desulo – ha sottolineato il Direttore generale dell’Izs – Si tratta di norme che tutti i sindaci della Sardegna, qualora si verifichino focolai di Psa, sono tenuti a rispettare in collaborazione con i servizi veterinari delle Asl e gli allevatori. Se l’obiettivo dell’eradicazione della Peste suina africana è, come sono convinto, cosa condivisa è bene non alimentare polemiche inesistenti”. (red)

(admaioramedia.it)

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