PESTE SUINA, Deidda: “Voce grossa per l’abbattimento ma nessun servizio”. Cappellacci: “No ad azioni dimostrative”

“La lotta alla peste suina è una battaglia doverosa e il percorso alla legalità altrettanto, ma le Istituzioni che hanno fatto la voce grossa e usato il pugno di ferro con un blitz con centinaia di uomini di forze dell’ordine per l’abbattimento dei Maiali allo stato brado che credibilità pensano di avere agli occhi dei barbaricini?” E’ la domanda che si pone Salvatore Deidda, portavoce regionale di Fratelli d’Italia, che fa la lista delle incompiute e delle distrazioni regionali: i soldi scomparsi per la Rsa da costruire a Desulo; i lavori per le strade barbaricine (Desulo-Fonni,Gadoni-Seulo, Belvi-Atzara); il trasporto pubblico; scuole che chiudono.

“Si parla di percorso di legalità e di regolarizzazione – ha aggiunto Deidda – ma se gli stessi che lo propongono sono coloro che tagliano i servizi come possono essere credibili? In questa Finanziaria avevano chiesto di inserire fondi per la costruzione di mattatoi mobili proprio per quelle aree ma l’emendamento del consigliere Truzzu è stato bocciato, come sono stati bocciati gli emendamenti per finanziare la coltivazione di nocciole e castagne. Le tasse rimangono invariate per i barbaricini ma i servizi non ci sono e un Sindaco o gli amministratori come si devono comportare davanti ai propri cittadini che vedono lo Stato lontano, assente e ostile? Non è colpa di tutti ma di una classe politica di Governo targato centrosinistra, centralista e contro le comunità locali”.

Contro i blitz anche Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia: “Azioni dimostrative e controproducenti, sì al dialogo e soprattutto alla collaborazione con il Comune e i rappresentanti del territorio. Non è tollerabile che il primo cittadino non venga informato di un’operazione di queste proporzioni nel proprio territorio. Comprendiamo e ben conosciamo le difficoltà nell’eradicare il fenomeno, ma simili azioni rischiano di avere un effetto rigetto e di renderlo irrisolvibile neppure nel giro di mille anni. Con le comunità si dialoga, si trovano soluzioni e soprattutto si deve dare quella puntuale e trasparente informazione che non può non caratterizzare l’attività della pubblica amministrazione”. (red)

(admaioramedia.it)

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