La pioggia dei giorni scorsi nelle campagne di Orgosolo aveva provocato alcune crepe nel suolo dove lo scorso 8 marzo erano stati interrati i 72 maiali allo stato brado illegale abbattuti durante un intervento dell’Unità di progetto per l’eradicazione della Peste suina africana.
Le faglie sul terreno, attraverso le quali sono emerse liquami che si sono poi sparsi su alcuni metri quadri, sono state segnalate da una pattuglia del Corpo forestale che le ha individuate durante un’operazione di controllo del territorio, in località Sant’Antiocu di Pradu. Il sito è stato quindi bonificato con l’intervento di uomini e mezzi. La fossa di smaltimento dei suini era stata scavata, come previsto dalla normativa, vicino al luogo dell’abbattimento dei maiali, così da evitare trasporti pericolosi di animali, potenzialmente infetti, che potevano favorire il propagarsi della Peste suina.
L’area circostante al luogo di abbattimento e stoccaggio dei suini bradi è tuttavia costellata di insediamenti abusivi con presenza diffusa di rifiuti, anche pericolosi, e già segnalati dall’UdP alle autorità locali, nel quale sono state rinvenute numerose carcasse di animali abbandonate. Sempre in prossimità del sito, sono stati ritrovati diversi flaconi vuoti di medicinali antiparassitari vietati in Italia e provenienti dal mercato illegale internazionale. Sempre in quella zona sono stati inoltre recuperati contenitori di olio di palma, evidentemente utilizzati nell’alimentazione dei suini con l’obiettivo di incrementarne il peso. Anche in questo caso compromettendo il benessere degli animali e pregiudicando le caratteristiche organolettiche delle carni e dei prodotti derivati. Presenti anche segnali inequivocabili di macellazioni clandestine, senza alcun controllo sanitario e in dispregio a qualunque norma igienico-sanitaria. (red)
(admaioramedia.it)