PESCA, Lampis (FdI): “Il tempo delle promesse è terminato, subito gli indennizzi ai pescatori di Capo Frasca”

Proprio ieri, la Presidenza della Giunta, nella persona del capo di gabinetto, Filippo Spanu, ha promesso il suo impegno per garantire parità ed equità di trattamento tra tutti i pescatori che subiscono limitazioni alla loro attività lavorativa a causa delle esercitazioni militari, chiedendo al Governo di riconoscere i diritti delle marinerie che svolgono attività nel mare antistante il poligono militare di Capo Frasca, che al momento non ricevono alcun indennizzo.

“Il tempo delle promesse è terminato assieme alla pazienza dei pescatori che operano intorno a Capo Frasca. Come un anno fa l’assessore Falchi, ora è Pigliaru a fare melina, invece di pretendere con decisione gli indennizzi per il fermo imposto durante le esercitazioni nel poligono”, ha commentato Gianni Lampis, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

“Non c’è più tempo da perdere – continua il Consigliere arburese – Durante le attività del Poligono chi vive di pesca non può operare nel tratto di mare da Marceddì sino alla marina di Pistis, nel comune di Arbus. Questo blocco non è mai stato risarcito in alcun modo e Pigliaru non può limitarsi a mandare letterine al Ministero, batta i pugni sul tavolo e pretenda da Roma che i fondi arrivino immediatamente. Anche intorno a Capo Teulada e a Quirra viene imposto il blocco durante le esercitazioni, ma i pescatori ricevono gli indennizzi per questo. Chi vive di pesca non può essere schiavo delle lungaggini burocratiche. Inoltre, gli indennizzi destinati ai Comuni su cui gravano le servitù militari devono essere esclusi dai vincoli imposti dal Patto di stabilità, in modo da essere immediatamente spendibili”. (red)