Su richiesta delle associazioni di categoria, delle cooperative e dei pescatori del riccio di mare, che hanno segnalato una forte riduzione delle giornate di pesca a causa dal maltempo di questi ultimi mesi, l’Assessorato regionale dell’Agricoltura ha concesso un prolungamento del calendario per i prelievi di 15 giorni, con chiusura tassativa fissata al 1° maggio.
“Una proroga – ha spiegato l’assessore Pier Luigi Caria – per venire incontro alle difficoltà e alle limitazioni meteo affrontate in queste settimane dai pescatori. Un’apertura che ha sempre e comunque come obiettivo primo la tutela della risorsa e la sua salvaguardia”.
Recentemente, la Regione per garantire un ‘prelievo sostenibile’ aveva modificato, in collaborazione con gli operatori del comparto (sono 189 operatori subacquei che hanno le autorizzazioni concesse dalla Regione), le regole sulle attività di pesca riducendo i quantitativi di ricci da raccogliere, le ore di attività e soprattutto richiedendo un maggiore impegno nella lotta agli abusivi, considerata la vera minaccia per la specie marina. Tra le novità più importanti, la diminuzione dei quantitativi di pescato da raccogliere: i pescatori professionisti, che operano dalle imbarcazioni, ridurranno il numero di ceste di ricci per ogni giornata da 6 a 4 e da un totale di 3.000 esemplari a 2.000; a chi invece lavora dalla riva sarà concesso raccogliere 2 ceste invece che 3 e quindi 1.000 ricci a fronte di 1.500. La pesca sportiva sarà consentita nelle giornate di sabato, domenica e festivi con una raccolta massima di 50 ricci al giorno. Con l’obiettivo di garantire una maggior tutela della risorsa e per contrastare il fenomeno dell’abusivismo, i pescatori regolari hanno proposto una giornata di fermo pesca settimanale a seconda delle esigenze specifiche dei territori. In tutti i comprensori marittimi della Sardegna sarà vietato operare la domenica, salvo in quello del nord Sardegna (Alghero-Porto Torres) dove il fermo sarà messo in atto il lunedì. Fino a ieri i pescatori professionisti potevano stare in acqua dall’alba fino alle 15, dalla prossima stagione si potrà lavorare dalle 6 alle 13.
“Sul versante della tutela ambientale – ha aggiunto l’esponente della Giunta – sosteniamo in collaborazione con Università, Agenzia Agris Sardegna e pescatori, diversi progetti di allevamento che hanno l’obiettivo di ripopolare le aree marine dove la presenza del riccio si è ridotta. Interventi che sosteniamo anche attraverso i fondi del Feamp nella bonifica dei fondali e nel monitoraggio della salute del mare e delle specie che lo abitano. Abbiamo inoltre in cantiere una campagna di comunicazione con cui informeremo i cittadini sul corretto uso della risorsa, sulle norme e le regole da rispettare”. (red)
(admaioramedia.it)