Alla luce dei risultati dei ballottaggi è partita la resa dei conti dentro il Partito Sardo d’Azione. Il neo segretario, Giovanni Columbu, forte del successo dell’alleanza nel capoluogo barbaricino, che lo ha visto personalmente impegnato (“Una vittoria contro gli stati generali della politica, contro la macchina da guerra dei partiti italiani, contro la conservazione, il punto di partenza di un percorso volto all’unificazione del sardismo e delle liste civiche”, ha scritto nel suo profilo facebook), ha dichiarato guerra al presidente sardista, Giacomo Sanna, e, durante la riunione del Consiglio nazionale, ne ha “deliberato la sospensione cautelare” dal partito. Però, lo ha fatto da leader senza tessera, perché, nella riunione della Commissione di garanzia, il Presidente ha ‘invalidato’ le tessere di 20 sezioni appartenenti alla federazione di Cagliari (“presentate con oltre sei mesi di ritardo rispetto al termine del 30 settembre stabilito all’articolo 8 dello Statuto”), tra queste anche quella del Segretario. Il vero obiettivo della sfida, sarebbe il prossimo Congresso nazionale, previsto entro l’anno, che Columbu vorrebbe rinviare. Di parere contrario Sanna, che da twitter ha risposto alla sua sospensione: “Non mi intimoriscono quattro migranti della politica che senza averne titolo e poteri vogliono evitare la prova del congresso. Fortza Paris”.
Intanto, il dibattito si è acceso sulle bacheche dei ‘tifosi’ sardisti, in particolare in quella di uno storico dirigente sardista, Mario Carboni, che ha lanciato un ‘missile’ contro la decisione di Columbu: “È in corso in casa sardista un tentativo di golpe. Purtroppo oltre le migliori intenzioni e consapevolezze i golpe sono sempre eterodiretti. E questo sarebbe rinnovamento?” Ancora più duro Antonio Delitala, segretario del Psd’Az a fine anni ’90: “Questo atto, che sa di vendetta mafiosa e di muretto a secco, e altri atti di Columbu saranno presto oggetto di interesse della Magistratura ordinaria. Qualcuno confonde l’esito di una consultazione elettorale, come quella di Nuoro, con un atto illegittimo inventato per distruggere un partito. Columbu forse non si rende conto della gravità e delle conseguenze, anche personali, delle azioni che sta facendo, gli altri lo consigliano, lui pagherà. Sta confondendo atti gravi con la fiction di un film. Si rasserenino i componenti della Direzione nazionale, Columbu e i suoi pessimi consiglieri, la Commissione nazionale di garanzia continuerà il suo lavoro nella legittimità dei suoi atti. I congressi si faranno e si mettano l’animo in pace Solinas, Columbu, Planetta e altri perche non trasformeranno il PSdAz in una gioiosa macchina d’affari, né in un manipolo di neofascisti”.
Il riferimento al consigliere regionale Cristian Solinas (uno di coloro ai quali è stata ‘sospesa’ la tessera) è ulteriormente precisato: “Le motivazioni del provvedimento erano già conosciute prima dello stesso provvedimento – ha scritto Delitala – A Solinas non è gradito celebrare il Congresso della Federazione di Cagliari e l’importante Congresso nazionale che deve essere celebrato obbligatoriamente a scadenza triennale a ottobre. Il motivo è che non avrà più i consensi acquistati con promesse che gli hanno consentito di eleggere in maniera burlesca il segretario. Il segretario per rimanere seduto nella poltrona esegue a puntino ogni azione gli venga suggerita. Giacomo Sanna ha indicato le date dei Congressi, il Consiglio nazionale non più tardi di tre mesi fa ha deciso lo svolgimento dei congressi e le date votandole all’unanimità. Con il tentativo della sospensione della tessera di Sanna si cerca di annullare una decisione del Parlamentino sardista e di appiattire il PSdAz agli interessi di un transfuga di partiti trasformandolo in una associazione politica personale”.
Infine, la lettura politica di Carboni dell’appena avviata lotta fratricida: “Dal congresso di Alghero sono cominciati solo dissidi. Il motivo non va rintracciato nei contrasti personali, che pure vi sono stati e vi sono ancora, ma è eminentemente politico. In quel congresso, l’ultimo che abbia discusso ed elaborato una vera tesi politica, si sancì la fine dell’infeudazione decennale alla sinistra italiana, ma anche la libertà di ogni possibile alleanza, con la sinistra e quindi anche con la destra, se non su basi esclusivamente programmatiche. Oggi c’è una situazione completamente diversa che richiederebbe analisi approfondite e innovative e una sintesi fra idee diverse può emergere solo in un Congresso partecipato e combattivo. Invece si tenta di cacciare chi la pensa diversamente. Non sono d’accordo e prevedo ulteriori danni gravissimi per il PSdAz. Vuol dire che continuerà il mio esilio da questo partito continuando a essere sardista senza rinunciare a dire ciò che penso senza confondere l’amicizia personale con la differenza di pensiero politico. Pensavo fosse rinnovamento e invece era un calesse…” (fm)
(admaioramedia.it)
4 Comments
HobbyCa
RT @admaioramedia: PARTITO SARDO d’AZIONE, Il risultato dei ballottaggi dà il via alla resa dei conti in casa sardista http://t.co/Xnv8o8W5…
retwittanza
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Salvatore Ignazio Lallai
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