L’elezione di Giovanni Columbu come segretario nazionale del Partito Sardo d'Azione vale doppio. Il regista era stato eletto una prima volta per acclamazione dal Consiglio nazionale, riunito ad Oristano, dove era assente l’area di Giacomo Sanna: «Se oggi hanno fatto le prove, il 28 marzo faranno la recita finale – aveva tuonato il Presidente del partito – Il regolamento parla chiaro e quella di oggi è stata una riunione fra amici. Vengano a Ghilarza il 28 marzo, data in cui come presidente ho convocato il Consiglio nazionale, ed eleggano legittimamente il segretario. Columbu verrà non da segretario ma per farsi eleggere». Quindi, dopo le sue formali dimissioni, è stato rieletto dal Consiglio nazionale, questa volta riunito a Ghilarza, con 47 voti a favore e 33 astenuti, sancendo una tregua tra le due fazioni. Il suo mandato durerà fino al Congresso nazionale previsto per fine ottobre.
Dopo alcuni giorni è arrivato il momento del chiarimento e Columbu, figlio del leader storico del partito Michele, per smentire le ricostruzioni giornalistiche ha scelto la sua pagina di facebook: «Cari amici sardisti, in attesa di incontrarci per rivisitare assieme i temi del sardismo, vorrei fare una piccola precisazione in merito al “passo indietro” e al “compromesso” che avrebbe accompagnato la mia rielezione: 1) avere rimosso ogni incertezza e ogni possibile residuo polemico alla mia elezione mi sembra che dovrebbe essere rilevato come un importante passo avanti più che come un passo indietro; 2) Quanto al “compromesso” devo dire semplicemente che non c’è stato. Io ho deciso che mi sarei dimesso e ricandidato senza avere concordato questa scelta con nessuno e senza neppure avere precedentemente consultato nessuno, né quelli che mi avevano già votato, né gli altri. Per rispetto nei confronti di tutti ho reso nota la mia scelta di dimettermi e ricandidarmi direttamente al Consiglio nazionale, quando ho preso la parola. E l’ho fatto senza avere in tasca la mia rielezione, semmai rimettendola in gioco e senza avere la certezza che sarebbe stata riconfermata.»
Tesi sostenuta, sempre sul social network, dall’esponente sardista Lorenzo Palermo: «L’elezione di Columbu è avvenuta in maniera seria e responsabile, sia da parte dei 48 consiglieri nazionali che l’hanno votato segretario, sia da parte dei 33 che non lo hanno fatto – ha scritto l’ex Presidente – Nelle due settimane dalla sua prima designazione, l’elezione di Giovanni aveva già creato allegria e speranza in tutti i nazionalisti sardi, nonché sollievo ed entusiasmo nel Partito Sardo. Si tratta di aria nuova per la Sardegna, veicolata dal suo partito storico, ed è una novità che offriamo alla cultura ed alla politica della nostra terra. Occorre aiutare Giovanni e consentirgli di andare avanti nel suo programma che fin d’ora si presenta come originale, colto e indirizzato all’unità: ricostruendo la speranza di offrire al nostro popolo un partito ed un movimento serio, forte, credibile ed onesto.» (red)
(admaioramedia.it)