Nei giorni scorsi, un gruppo di guide del Parco Geominerario della Sardegna, impegnate nei siti dei Comuni di Iglesias (Porto Flavia, Villamarina, Grotta di Santa Barbara) e di Buggerru (Galleria Henry) aveva scritto al presidente Pigliaru per chiedere il suo intervento al fine di garantire continuità e programmazione alla fruizione turistica dei siti. Infatti, il mancato accordo tra Parco, Igea e Comuni non garantisce l’apertura regolare dei siti, abbinata ad una loro mediocre gestione.
“La Regione deve fare un giro tra le miniere dismesse e le gallerie, solo così si renderà conto che, invece di un tour tra la bellezza, sarà un viaggio nel degrado”. Con queste parole il capogruppo regionale dell’Udc, Gianluigi Rubiu, si è schierato al fianco delle guide, presentendo un’interpellanza urgente sul tema, e ricordando l’importante compito di questi professionisti, che “raccontano la storia sull’attività mineraria che ha modellato il paesaggio e la cultura delle popolazioni minerarie creando un ambiente in cui il fascino della storia accompagna il visitatore tra le splendide testimonianze di archeologia industriale, in mondi sotterranei e a contatto con la magnifica natura sarda”.
“Le guide turistiche che tentano di mostrare i tesori più belli del Sulcis Iglesiente sono ormai allo stremo – ha aggiunto Rubiu – La situazione di emergenza è connessa al mancato accordo rischia di travolgere il sistema turistico. C’è poi anche l’assenza di un bilancio dell’ente, visto il mancato nulla osta del Ministero dell’Ambiente, che pesa come un macigno. Oltre ad essere una mancata opportunità economica, perché le inefficienze documentabili da chi è già stato nel compendio finiscono con il dissuadere i turisti, il danno di immagine è notevole, con il Parco Geominerario che potrebbe essere l’ennesima scommessa persa per il Sulcis Iglesiente”. (red)
(admaioramedia.it)
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