Primo atto di finale scudetto è della Grissin Bon Reggio Emilia. La formazione allenata da Max Menetti ha fatto sua la sfida, giocata al PalaBigi, contro il Banco di Sardegna Sassari per 82-63. Gara da dimenticare per i sassaresi che sono rimasti in partita solo nel primo quarto (23-18), poi è stata una sfida a senso unico con Reggio Emilia che ha avuto vita facile al cospetto di una squadra che, orfana di Lawal, non ha saputo contrastare la compagine emiliana, rimanendo per tutti i 40’ in grande difficoltà mentale. Errori al tiro, difesa assente così come i rimbalzi e la concentrazione: un disastro.
Reggio Emilia ha confezionato la partita perfetta, grazie a Cinciarini e a tutto un gruppo che è entrato in campo concentrato e determinato a rendere la vita amara alla squadra di Meo Sacchetti. I numeri sono tutti per la squadra di Menetti: 20 su 32 da 2 (18-41 Sassari); 10 su 25 da tre (5 su 24 Sassari); 12 su 15 ai liberi (12 su 20 Sassari). Ai rimbalzi dominio di Reggio (42 contro 32). Ma il dato più significativo sono i numeri relativi agli assist: ben 25 per la squadra di Menetti e solo 11 per la Dinamo.
Manca Lawal e il tecnico di Altamura decide di mettere tra i titolari Kadji e Devecchi. Si parte e Logan trova subito la tripla di quello che sarà il massimo vantaggio per Sassari (5-2 al 2’). Subito dopo arriva il break di 5/0 con Kaukenas grande trascinatore per i suoi (10-5). Lavrinovic incrementa (18-10), con Polonara che scalda la mano (23-16 al 10’). Sanders nel finale riesce a ridurre (23-18 al 10’). Al rientro dai 2’ di riposo Sassari si avvicina ulteriormente con Kadji (25-22). La Grissin Bon però incrementa il ritmo e con un break di 8-0 accumula un vantaggio di 11 lunghezze (33-22). Sassari soffre ai rimbalzi con Cervi e Lavrinovic che fanno impazzire i lunghi della Dinamo. Punto dopo punto Reggio Emilia si allontana con Sassari che, oltre a non catturare rimbalzi, sbaglia tanto nei tiri pesanti. Al riposo lungo i padroni di casa si dirigono negli spogliatoi nettamente e meritatamente in vantaggio per 52-32. I numeri dei primi due quarti sono tutti per Reggio Emilia. Da due 12 su 20 (9 su 20 per Sassari); da tre punti 7 su 14 (3 su 13 per la Dinamo); ai liberi 7 su 7 (la squadra di Sacchetti ha chiuso i primi due quarti con 5 su 10). Ai rimbalzi dominio di Reggio Emilia: 22 contro 16.
Nel terzo periodo la situazione cambia di poco. Sacchetti chiede ai suoi di evitare i tiri da tre e giocare soprattutto sotto canestro, ma Reggio Emilia lo impedisce. La Grissin Bon sembra avere una (forse anche più) marce in più. E’ cattiva, reattiva e puntuale su ogni pallone. Sassari sembra in trance e subisce il gioco degli avversari che a metà del terzo periodo hanno un calo, ma Sassari non prova ad approfittarne (64-46 al 30’). Gli ultimi 10’ sono pura formalità per Reggio Emilia che amministra il vantaggio con Sanders che, da solo, prova a rimediare, arrivando anche a -12 (70-58 al 35’ con tripla di Devecchi) ma ovviamente senza grandi fortune. Si chiude sull’82-63. Il primo atto è di Reggio Emilia, ma Sassari deve cambiare registro, altrimenti quello fatto finora, sarà stato tutto inutile.
GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Stefanini, Chikoko 6, Rovatti, Pechacek, Pini, Silins 10, Cinciarini 6, Kaukenas 13, Cervi 8, Polonara 18, Della Valle 9. Allenatore: Menetti.
DINAMO BANCO DI SARDEGNA: Brooks 10, Devecchi 3, Sosa 3, Formenti, Kadji 8, Sanders 19, Sacchetti 6, Logan 8, Chessa, Dyson 6, Mbodj, Vanuzzo. Allenatore: Sacchetti.
ARBITRI: Paolo Taurino di Vignola (MO), Saverio Lanzarini di Bologna, Roberto Begnis di Crema.
Tiri da due: Reggio Emilia 20 su 32; Sassari 18 su 41. Tiri da tre: Reggio Emilia 10 su 25; Sassari 5 su 24. Tiri liberi: Reggio Emilia: 12 su 15; Sassari 12 su 20.
(admaioramedia.it in collaborazione con Isola 24 Sport)