Il coach della Grissin Bon, Max Menetti, lo aveva detto ai suoi prima di gara sette di semifinale, in quel di Venezia: “Se reagiamo bene al primo momento di difficoltà, la partita ce la portiamo a casa”.
Alla faccia della reazione. Ieri, hanno realizzato un perentorio parziale di 29-4, dal -12 al +13 a otto minuti dalla fine, mandando in blackout totale Sassari. Ma la Dinamo stavolta non crolla e, proprio mentre sta consegnando gara tre, e forse lo scudetto, a Reggio, riprende a difendere e soprattutto trova le magie da tre punti di Logan che la riportano in gioco.
Il tifoso se lo metta in testa, la Dinamo è questa: o male male che peggio non si può o esaltazione pura. Intendiamoci, se parliamo di pallacanestro da manuale, ordine, disciplina e senso tattico, la squadra reggiana gioca davvero bene. Talmente ordinata e pulita nel gioco e nell’applicazione che non si rende conto di quello che gli sta capitando quando Logan gli rifila una serie di sberle che hanno il potere di risvegliare anche altri compagni che erano scomparsi nel nulla.
C’era poco da sottilizzare per i sardi; occorreva vincere per mettere un po' di pressione anche agli avversari, belli sereni dopo le due nette vittorie in Emilia e , magari , prima della gara Meo Sacchetti avrà sognato una vittoria netta per lanciare un chiaro messaggio alla Grissini Bon ma, visto che era praticamente persa, va tanto tanto bene anche cosi. Soffermarsi sull’andamento delle singole partite non ha molto senso in una serie di playoff, in particolare se gioca la Dinamo, squadra piena di talento ma anche molto umorale, nel corso addirittura dello stesso quarto di gioco. I sacri libri del basket, scritti da decenni di statistiche, direbbero che Reggio Emilia è ancora favorita , oltre che per il 2-1 anche come trova le soluzioni giuste attraverso il gioco e la zona aggressiva e regolarmente efficace. Trattandosi della Dinamo probabilmente è meglio lasciare perdere qualsiasi tipo di discorso razionale.
Sacchetti sa, tuttavia, che giocando così lo scudetto non arriverà. Ha interrotto l’emorragia ma, paradossalmente, questa partita ha fortificato le certezze dei reggiani ecco perché sabato occorrerà portare a casa il 2-2 e poi andare nella pianura padana giocarsi il servizio. Per la Dinamo c’è ancora un domani ma deve ritrovare la sfacciataggine del Forum.
Stefano Muscas (@stefanomuscas)
(admaioramedia.it)
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