Quando il tabellone segnava 58-34 per la Grissin Bon, al minuto 23, coach Sacchetti avrà iniziato a pensare a gara due, non tanto per lo svantaggio ampio, piuttosto per la pochezza mentale dei suoi nella serata inaugurale di questa originale sfida Scudetto.
Reggio Emilia ha esagerato soprattutto nei primi due quarti, chiudendo a più venti all’intervallo lungo e, soprattutto, segnando 52 punti sì con ottime percentuali ma con i ritmi più congeniali alla Dinamo. Polonara ha spostato decisamente la gara dalla parte emiliana così come Cervi, pur penalizzato dai falli e pur proveniente da un periodo negativo.
Per Sassari, è vero, ha pesato oltremodo l’assenza di Lawal (squalificato per i gesti poco ‘educati’ al pubblico del Forum) come intimidatore d’area e presenza offensiva a rimbalzo, ma è mancato tanto altresì l’apporto degli esterni. Di questa partita c’è poco da salvare, se non che la disfatta poteva essere più ampia e, una minima reazione, nel secondo tempo, c’è stata. Tuttavia non si deve eccedere un senso contrario, nell’immediato dopo partita sono iniziate le prime critiche ai giocatori (Dyson il più bersagliato) e a Meo Sacchetti reo di avere insistito tropo con alcuni di loro.
La memoria, in questo caso, da corta è diventata cortissima, le caratteristiche della Dinamo, comprendono anche la mutevolezza (leggasi discontinuità) anche nel corso della stessa gara, prova ne siano i numerosi recuperi dati e subìti nel corso della stagione. Per vincere lo scudetto, almeno quest’anno, non è necessario essere un team dominante bensì una squadra che sappia vincere una partita in più dell’avversario e già domani sera, possiamo sbilanciarci, sarà una storia diversa. Le stesse parole di un arrabbiato Sacchetti nel dopo partita lo confermano, nel momento in cui parla di supponenza dei suoi che ”erano convinti di essere i più forti, solo che lo devono dimostrare sul campo” e che “non si può’ chiudere a -20 il primo tempo avendo fallo cinque falli in tutto”. Ciò nonostante sostiene che i suoi giocatori “sono speciali e recupereranno l’umiltà prima della seconda partita”.
Ricordiamo che Sassari aveva perso male anche a Trento in gara uno dei quarti e che Reggio ha perso nettamente almeno due delle tre sfide con Venezia eppure in finale guardate chi c’è arrivato.
Stefano Muscas (@stefanomuscas)
(admaioramedia.it)
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