Fine settimana di controlli sul demanio marittimo, sulla filiera della pesca ed in mare, ad opera degli uomini della Guardia Costiera di La Maddalena e di Palau, che hanno riscontrato svariati illeciti.
A Palau, un concessionario di stabilimento balneare aveva ampliato arbitrariamente, di ben 608 metri quadri, lo spazio a disposizione per posizionare sdraio e lettini sottraendolo alla pubblica fruizione. Il materiale balneare è stato sequestrato ed il titolare della concessione segnalato all’Autorità giudiziaria per abusiva occupazione di area demaniale.
I controlli si sono estesi all’adiacente ristorante dove sono stati individuati ben 112 chili di pesce (orate ed astici) mal conservato. Il prodotto ittico è stato confiscato ed il fatto denunciato alla Procura della Repubblica di Tempio Pausania.
Nel tratto di mare antistante, sono stati inoltre identificati quattro corpi morti abusivi ai quali erano ormeggiate tre unità a vela ed un gommone. Anche in questo caso si è proceduto al sequestro dei quattro mezzi nautici ed alla successiva segnalazione all’Autorità giudiziaria. Ulteriore denuncia è stata effettuata nel porto di La Maddalena, dove due turisti francesi sono stati sorpresi mentre vendevano due tonni sotto misura (85 cm invece che 115, come previsto dalla normativa vigente). Inoltre, nel porto di Palau, sono stati riscontrati e sanzionati due casi di noleggio abusivo con unità da diporto ed un caso di guida di natante con patente scaduta.
L’attività di controllo in mare svolta nelle zone di mare riservate alla balneazione, rivolta prioritariamente alla protezione dei bagnanti, ha invece riscontrato vari casi di un fenomeno in preoccupante crescita, come la navigazione entro la fascia di mare riservata alla balneazione (200 metri dalle spiagge frequentate da bagnanti è interdetta alla navigazione) con l’aggravante della navigazione parallela alla costa. (red)
(admaioramedia.it)
6 Comments
Stefano Loi
Vorrei dire, da diportista, che però solo in rari casi i Comuni si adeguano alle ordinanze della Capitaneria che prevedono, tra le altre cose, l'apposizione di gavitelli che delimitano le zone di balneazione e la posa di cime per delimitare i corridoi di atterraggio, che consentirebbero ai diportisti di potersi avvicinare a motore acceso anche a riva.
E che dire delle aree protette segnalate con coordinate fornite senza specifica di datum? Se le capitanerie non specificano il datum, le coordinate non servono a niente. Ce ne sono almeno quattro usati in Italia. In assenza di specifica, qualsiasi sanzione può essere contestata. Una volta l'ho chiesto alla Capitaneria di Olbia e manco mi hanno risposto. Un datum geodetico, detto anche semplicemente datum, è un sistema geodetico di riferimento che consente di definire in termini matematici la posizione di punti sulla superficie della Terra. Il datum consente quindi l'operazione di georeferenziazione di luoghi o oggetti. Non essendo la Terra uno sferoide perfetto, il datum di riferimento NON PUO' ESSERE UNIVOCO.
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