Che coerenza, che saggezza, che bravura. Di chi parliamo? Ma dell’assessore regionale del Bilancio, Raffaele Paci, ovvio.
Ricordate di quando il nostro, ora diventato improvvisamente il difensore dei sardi, per mostrare i suoi attributi agli amici romani voleva e si batteva per portare l’addizionale regionale Irpef dall’1,23% al 3,3%? Si prese un calcio in quel posto da parte del Consiglio regionale e si dovette rimangiare tutto senza fiatare. Non è molto tempo fa, la memoria ne è vivissima.
Ma ora che a Roma al governo non ci sono più gli amici suoi e la legislatura in Sardegna è agli sgoccioli che fa il nostro eroe? Con coraggiosa sfacciataggine, veramente degna di nota, da un lato si ribella agli accantonamenti che lui stesso aveva avallato ritirando i ricorsi presentati dalla Giunta precedente e dall’altro propone di abbassare l’addizionale regionale all’Irpef. Insomma, prima voleva aumentare le tasse e il Consiglio glielo ha impedito, ora ha cambiato idea e le vuole ridurre. Un genio.
Il tutto dopo aver colpevolmente rinunciato alle accise sui prodotti petroliferi, sulle quali si è prostrato alla volontà del governo (allora) amico, il quale governo subito dopo l’ha ripagato aumentando smisuratamente gli accantonamenti ai danni dei sardi. Ignoranti quali siamo non capiamo se segue una logica. Se non conoscessimo il suo valore avremmo anche potuto pensare a una meschina mossa elettorale, ma sicuramente non è così, lui e la sua maggioranza queste cose non le fanno. E quindi siamo convinto che come sempre saprà spiegare e convincere tutti (soprattutto Franco Sabatini, presidente Commissione Bilancio del Consiglio, e Pietro Cocco, capogruppo del Pd).
Michele Cossa e Franco Meloni – Consigliere regionale e direttore del Centro studi dei Riformatori
(admaioramedia.it)