Di certo sappiamo che sarà una caldissima serata estiva, con tanta gente in piazza, il prossimo venerdì 28 luglio ad Ozieri. Ci saranno tante donne che ancora sperano di veder nascere i propri figli nella città dove hanno deciso di mettere su famiglia e ci saranno i giovani e gli anziani, che, uniti dall’unico motto “Salviamo l’ospedale di Ozieri”, non vogliono che si perdano i servizi sanitari finora garantiti.
Non sarà una semplice manifestazione ad uso e consumo dei giornali, di quelle che servono a ratificare le decisioni prese a Cagliari e che devono essere accettate ‘obtorto collo’ dal territorio. Sarà invece un esercizio per misurare le forze in campo, quelle stesse forze che metteranno a conoscenza dei cittadini dei territori l’operato in sede di voto degli tanti eletti al Consiglio regionale della Sardegna, cioè coloro che Noi abbiamo mandato a rappresentarci.
Noi ci saremo in piazza, a dire no ai tagli alla sanità di un territorio con decine di migliaia di utenti. Noi ci saremo a rivendicare il 1′ livello per l’ospedale di Ozieri, l’unico nosocomio che troviamo da Sassari, attraversando un territorio che va dal Logudoro al Goceano, fino ad arrivare a Nuoro. Noi ci saremo per gridare quel no, che già nel lontano ’68, negli anni bui dei sequestri di persona, Ozieri riuscì ad urlare in faccia a chi pensava di contrattare al ribasso la vita di un essere umano. Noi ci saremo per dare dignità a chi è ostaggio della malattia e chiede di poter essere curato circondato dagli affetti più cari. Noi ci saremo per ricordare a tutti che il diritto alla salute è sancito dall’articolo 32 della Costituzione Italiana, anche se vivi in Sardegna…
Noi ci saremo venerdì 28 luglio ad Ozieri a dimostrare che la ragione spesso è dalla parte dei numeri, ma sempre è dalla parte dell’uomo e per questo non andremo al mare, ma porteremo i nostri figli in piazza perché un giorno, guardandoci negli occhi, non ci possano rimproverare di non avere difeso il loro futuro. Ozieri, venerdì 28 luglio, ore 18, giardini del Cantaro: noi ci saremo!
Biancamaria Balata
(admaioramedia.it)