Riuscire ad unire, in un evento tra i più importanti della Sardegna, il racconto della storia identitaria di un popolo, la tradizione e l’accoglienza tipica della gente del Logudoro, è la scommessa che anche quest’anno si è data la splendida città di Ozieri.
Il consueto appuntamento di Su Trinta ‘e Sant’Andria, giornata tradizionalmente dedicata alla spillatura del vino, che per motivi organizzativi si festeggerà sabato 1° dicembre, assumerà quest’anno una valenza nuova rispetto al passato. Sebbene nulla verrà modificato dell’impianto accogliente e totalmente gratuito che la città offre da quasi tre lustri, le storiche cantine e le nobiliari dimore si apriranno agli ospiti tutte arricchite nel ricordo di Francesco Ignazio Mannu.
Il magistrato ozierese, autore dell’inno “De su patriota sardu a sos feudatarios”, che dall’aprile di quest’anno, per decisione del Consiglio regionale è diventato l’inno della Sardegna, verrà celebrato in manifestazioni collaterali legate all’evento più bello dell’autunno sardo. Installazioni a tema, corali polifoniche e cori, interpreteranno le parole dell’inno nelle caratteristiche vie e piazzette ozieresi, in cantareddu sotto la statua a lui dedicata, nel chiostro di San Francesco ed in “Sa Ena” davanti al palazzo che gli diede i natali nel 1758. In tutte le storiche postazioni, ben 27 quest’anno, verrà unita al ricordo dell’illustre concittadino la più popolare delle tradizioni la degustazione delle prelibatezze locali con la spillatura del vino novello delle dolci colline ozieresi.
Una sfida dunque per la città, che sente questo appuntamento come una vetrina e che non mancherà di far scoprire ai suoi ospiti segreti nascosti e luoghi della memoria .
Biancamaria Balata
(admaioramedia.it)