Una rivoluzione porta a porta e l’opportunità per la Sardegna di raccogliere tutti i benefici delle nuove frontiere di internet. Sono queste le premesse della prima riunione plenaria dei “Digital champion Sardegna”, la rappresentanza isolana di quella carica di ‘ambasciatore dell’innovazione”’ istituita dall’Unione europea nel 2012 e rappresentata a livello nazionale dal giornalista Riccardo Luna, in programma il 31 gennaio alle 11 nel salone Lussu in via Lussu ad Ottana.
La Sardegna ha sempre avuto un rapporto privilegiato con internet e col web, perciò è tempo che ciascuna comunità si attivi per conquistare con armi positive il mondo virtuale. La sfida è quella di arrivare a nominare un Digital champion (Dc) per ciascuno dei 377 comuni dell’Isola e poi, in un’ottica più estesa, avviare tutti insieme un progetto unico e coordinato per superare il digital divide esistente fra le comunità sarde. I primi otto campioni digitali regionali, nominati a Roma lo scorso novembre, hanno già messo in piedi in soli due mesi una rete di candidati che contribuiranno all’evangelizzazione digitale di 54 comuni. Nel corso della riunione si potranno segnalare eventuali persone di riferimento per i comuni ancora scoperti (323) e tracciare un primo scenario regionale in termini di ‘presenza’ digitale.
Ci sarà da definire le linee guida per una strategia comune di azioni da coordinare a livello locale e regionale per diffondere competenze e buone pratiche nel campo dell’Information and communication technology.
La figura del Digital champion locale sarà fondamentale per stimolare le governance del territorio a tutelare i diritti del cittadini nel digitale in assenza di banda larga, wi-fi libero, accessibilità alla Pubblica amministrazione e educazione all’utilizzo del digitale. Un processo lento, certo, ma verso la consapevolezza: un progetto di mobilitazione dal basso, verso amministrazioni e generazioni non ancora del tutto pronte ad affrontare argomenti sull’innovazione. La rete capillare sosterrà i processi decisionali pubblici, diventerà supporto laddove le competenze sono carenti, stimolerà l’approccio a internet come libertà di azione, come nuovo impulso alle idee, condivisione e apertura al mondo virtuale.
Il Digital champion, incarico non retribuito, senza staff e senza budget , potrà fornire un contributo fondamentale per abilitare tutta quella fascia di popolazione che ancora fa fatica a rapportarsi quotidianamente con i nuovi dispositivi tecnologici, contribuendo da una parte alla crescita e al miglioramento di una condizione soggettiva e, dall’altra, al miglioramento nel breve periodo della capacità collettiva di cambiare le cose attraverso la leva del digitale. Tutte le informazioni sul progetto nazionale ed europeo sono disponibili sul sito www.digitalchampions.it . (red)
(admaioramedia.it)