Erano specializzati in truffe ai danni di istituti religiosi in tutto il territorio nazionale e nei mesi di aprile e luglio avevano preso di mira due istituti religiosi di Oristano. Al termine delle indagini, la Polizia ha denunciato, in libertà, tre uomini e una donna per associazione per delinquere finalizzata alla truffa: B.A., 52 anni, siciliano ma residente a Torino; P.G., 44 anni e B.L 38enne, entrambi torinesi; una donna ancora da identificare.
Gli investigatori hanno accertato che il quartetto componeva un unico sodalizio criminoso, che aveva affinato la tecnica: contattavano i religiosi, prevalentemente istituti condotti da suore, e, spacciandosi per avvocati, comunicavano un blocco del conto corrente dell’istituto a seguito di un errato accredito, circostanza che puntualmente veniva confermata dalla complice (ancora da identificare), che si presentava come direttrice della banca. Poi, arrivava la richiesta di una somma di denaro pari al presunto errato accredito, solitamente 3.000 euro, da inviare mediante due distinti vaglia postali on line di 1.500 euro, che i truffatori incassavano negli uffici postali di Torino. L’attività d’indagine ha permesso di accertare l’esistenza di almeno altre quattro truffe compiute con lo stesso metodo, sempre ai danni di altri istituti religiosi a Tivoli (Roma), Bagnolo Cremasco (Cremona), Venezia Cannaregio (Venezia) e Santo Stefano Magra (La Spezia). (red)
(admaioramedia.it)
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