Le Fiamme gialle hanno sequestrato ad Oristano oltre 2.000 articoli di prodotti ‘made in China’ (e non solo) perché privi dei requisiti di sicurezza e delle indicazioni a tutela dei consumatori, prescritti dal codice del consumo.
All’interno di un negozio di casalinghi e materiali elettrici, in provincia, i finanzieri hanno constatato che parte della merce esposta (giocattoli, dispositivi per l’illuminazione, apparecchi elettrici, articoli per la cura della persona) era privo delle ‘istruzioni’ in lingua italiana e delle minime prescrizioni necessarie ad informare consumatori sul corretto utilizzo della merce.
“L’acquisto di questi prodotti – spiegano i militari – può comportare rischi per la salute e la sicurezza, soprattutto a causa della scarsa qualità che li caratterizza e del mancato adeguamento alle norme vigenti. Specie, ed è il caso in questione, se si tratta di oggetti che per il loro uso vanno collegati ad una presa di corrente elettrica o, peggio, sono destinati ai più piccoli”. Oggetti a basso costo, anche perché sono il risultato di un processo produttivo che non ha richiesto investimenti ed è stato sottratto alle necessarie prove di funzionamento ed a sperimentazioni sulla sicurezza di funzionamento e sulla qualità dei materiali utilizzati per la loro realizzazione.
I militari hanno segnalato la titolare dell’attività, una 44enne cinese, residente a Cagliari, alla Camera di Commercio di Oristano, che procederà con le previste sanzioni amministrative: oltre 35mila euro. (red)
(admaioramedia.it)
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