ORISTANO, Pakistano jihadista espulso dopo la scarcerazione: era sbarcato a Cagliari ad agosto con altri 962 immigrati

Un cittadino 30enne pakistano, I.U.R., è stato espulso dal territorio provinciale di Oristano, a seguito della scarcerazione, con accompagnamento presso un Centro di identificazione ed espulsione sul territorio nazionale. Il giovane, giunto ad Oristano, dopo essere sbarcato nel porto di Cagliari, lo scorso 24 agosto, tra i 963 immigrati soccorsi al largo delle coste libiche da una nave mercantile norvegese. Sin dall’inizio, la Questura di Oristano aveva accertato che lo straniero, utilizzando otto differenti nomi, era entrato più volte in Italia clandestinamente, venendo ripetutamente espulso: il suo primo ingresso, nel 2007, quando sbarcò sulle coste siciliane a Lampedusa e, dopo che la Commissione territoriale gli negò lo status di rifugiato, fu oggetto di un decreto di espulsione su ordine del Questore di Crotone con l’ordine di lasciare entro 5 giorni il territorio nazionale. Analoghi provvedimenti erano stati presi nelle province di Varese, Imperia e Bologna. Negli anni successivi il pakistano era stato arrestato più volte per non aver ottemperato ai decreti di espulsione e nel 2011 il Tribunale di Modena lo aveva condannato a 6 mesi e 20 giorni di reclusione. Perciò, è stato arrestato e condotto nel carcere oristanese.

La sua attività era costantemente tenuta sotto controllo da parte degli investigatori della Polizia per aver inneggiato ad azioni terroristiche, manifestato adesione all’ideologia jihadista e proferito frasi di minaccia contro i cittadini italiani. Una volta scarcerato, nonostante sia stata anticipata di due giorni rispetto al previsto e comunicata il giorno stesso, la Questura si è attivata immediatamente affinché il pakistano non rimanesse libero neanche un giorno nel territorio nazionale, provvedendo al decreto di espulsione del Prefetto di Oristano. (red)

(admaioramedia.it)

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