Lo scorso 6 marzo, con un’importante operazione antidroga, gli uomini della Squadra mobile di Oristano avevano sgominato, con tredici arresti nelle province di Oristano, Nuoro, Cagliari e Napoli, una banda di spacciatori. L’operazione era stata denominata “Texas hold’em” perché alcuni della banda erano soliti giocare parte dell’incasso dell’attività di spaccio giocando a poker americano, arrivando anche a vincere ingenti somme di denaro: 5/10.000 euro per volta.
In questi giorni, gli uomini della Squadra mobile della Questura di Oristano hanno effettuato altre sette misure cautelari, cinque delle quali in carcere, nei confronti di persone tutte già in cella per altri reati già contestati dalla Procura di Oristano: G.S., 33enne di Ghilarza; M.A.; 38enne, D.A., 35enne, A.F., 32enne, L.P., 44enne, tutti di Nuoro; A.S.34enne di Ghilarza con obbligo di dimora; G.F., 28enne di Oristano con obbligo di presentazione. Il Gip di Nuoro, su richiesta della Procura barbaricina, ha contestato loro cinque capi di imputazione. Complessivamente nell’operazione sono stati effettuati ventotto arresti.
Nell’indagine “Texas hold’em” è emerso un elemento finora mai riscontrato in Sardegna: è stato trovato quello che dalle intercettazioni è emerso essere il primo hashish prodotto nell’Isola. Infatti, i componenti della banda hanno creato una sorta di derivato della marijuana, molto simile all’hashish, ma di qualità probabilmente inferiore, derivato dalla trinciatura della canapa indiana in fase di deterioramento. Per limitare le perdite e trarre il massimo guadagno dalle piantagioni, il prodotto veniva trinciato, polverizzato e, a seguito di accurata lavorazione, solidificato.
Lo scopo principale era appunto quello di immettere sul mercato un nuovo prodotto, più facilmente trasportabile ed occultabile, compattato in panetti e presentato come hashish di altissima qualità fatto in Sardegna. A differenza dell’hashish, derivato della marijuana e ricavato dalla resina estratta dalla stessa, il nuovo prodotto sardo si presenta come una sorta di mattonella di ‘spugna per fiori’ rigida di colore verdastro. Nell’arco dell’attività di indagine sono stati sequestrati due panetti di questo stupefacente in due diverse operazioni. (red)
(sardegna.admaioramedia.it)