ORISTANO, Comune rischia commissariamento. Forza Italia: “Dimissioni, la città non può aspettare”

30 Agosto 2016

La possibilità del commissariamento del Comune di Oristano, ad appena sette mesi dalla conclusione della regolare consiliatura, dopo la seconda bocciatura del riequilibrio del bilancio (grazie ai quattro voti contrari dei dissidenti del centrosinistra che sostiene il sindaco Guido Tendas) è all’esame degli uffici dell’Assessorato regionale degli Enti locali.

“E’ un caso particolare, che richiede ulteriori analisi e approfondimenti con riferimento alle indicazioni che scaturiscono dal testo unico degli enti locali”, ha spiegato l’assessore Cristiano Erriu, che ha inviato anche ad altri 32 Comuni ed a 12 Unioni di comuni, che devono ancora approvare il bilancio, una lettera di diffida ad adempiere entro il termine di 20 giorni. L’articolo 141 del Testo unico degli Enti locali prevede che la Regione conceda al Consiglio comunale, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine di 20 giorni per l’approvazione dell’assestamento di bilancio. Trascorso tale termine, in caso di mancato via libera da parte dell’assemblea, sarà il commissario ad acta a porre in essere i provvedimenti di riequilibrio necessari.

Il sindaco Tendas è incalzato dall’opposizione: ”La maggioranza politica si è sgretolata man mano che i consiglieri di maggioranza si sono resi conto dell’insussistenza dell’attività amministrativa della Giunta – ha scritto in una nota il coordinamento cittadino di Forza Italia – Il Sindaco ha perso la sua capacità di aggregare. Il risultato è che in questa legislatura non si sono visti risultati apprezzabili per la città (la maggioranza era troppo impegnata con le beghe interne per produrre qualcosa di buono) e che sono stati persi tanti treni importanti (come dimenticare i milioni stanziati dalla Regione e non spesi dal Comune per porticciolo, lungomare Torregrande ecc.). Da ieri la Giunta Tendas non ha neanche più la maggioranza numerica in Consiglio. L’avvento del Commissario prefettizio non è mai una bella notizia, ma ormai non ci resta altro che sperare in un sussulto d’orgoglio da parte del Sindaco per abbreviare questa agonia con dignitose dimissioni”. (red)