Una donna di Oristano, dopo aver consultato numerosi siti, ha trovato su Ebay ed acquistato un regalo per lo scorso Natale: un cellulare ad un prezzo decisamente conveniente. I feedback sconsigliavano di fare acquisti da quel venditore ed il fatto che accettasse solo pagamento in contanti o a mezzo bonifico bancario, avrebbe dovuto metterla in guardia. Però, il venditore rispondeva velocemente alle richieste di informazioni, apparendo anche competente, inoltre il prezzo pattuito di 400 euro era assolutamente conveniente. Concluso l’accordo, il venditore le ha inviato una mail per invitarla ad effettuare il pagamento sul suo conto corrente bancario ed inviargli copia della ricevuta del bonifico. Passati alcuni giorni, l’acquirente non è più riuscita ad aver notizie del venditore ed anche l’inserzione veniva cancellata. Inutile il reclamo ad Ebay che, al massimo, garantisce che non accetterà più inserzioni di quel venditore.
Dopo alcuni giorni, la vittima si è rivolta alla Polizia di Stato e presentato denuncia. Il lavoro per gli investigatori della Squadra mobile non è stato semplice perchè i truffatori seriali usano nomi di fantasia, conti correnti fittizi, accesi magari con documenti contraffatti. Ci è voluto quasi un anno per risalire alla sua identità, ma alla fine, grazie anche alla collaborazione offerta dagli specialisti della locale sezione di Polizia postale, N.A., 36 anni di Napoli, truffatore seriale, è stato identificato e denunciato alla Procura della Repubblica di Oristano per il reato di truffa. La Procura di Oristano non sarà l’unica a giudicarlo, perchè ad oggi risulta avere pendenti 29 processi per altrettante analoghe truffe consumate in diverse città d’Italia.
"La truffa online può essere considerato il reato del terzo millennio – ha spiegato il Questore di Oristano, Francesco Di Ruberto – E' difficile dare consigli in questo campo perché l’e-commerce è oramai una pratica consolidata. Ci vuole cautela e soprattutto essere certi dell’affidabilità del venditore. I feedback dei precedenti acquirenti sono fondamentali e soprattutto è indispensabile che il venditore accetti pagamenti tramite moneta elettronica. Mai comunicare dati personali sensibili quali numeri di carte di debito o di credito, anche se ricaricabili. Ciò non metterà totalmente al riparo da eventuali truffe, ma almeno sarà stata adottata ogni possibile cautela per prevenirle". (red)
(admaioramedia.it)
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