La provincia di Oristano nel 2016 ha avuto un incremento di circa il 10% arrivando a 600.000 presenze, di cui il 57% italiani (341.000 e il 44% sono sardi) e stranieri 258.000 (36% tedeschi, 13% francesi). Poco meno del 60% va negli alberghi (349.000, +16,7%), la cui clientela è composta per il 55% da italiani e per il 45% da stranieri. Nei complementari sono state 248.000 (+1,6%). Mentre, nel 2015 le presenze totali erano 315.000 italiani (+8,1%) e 227.000 stranieri (+13,3%). Non è un grande risultato, anche perché in parte ottenuto nei mesi giugno-settembre (75% dell’attività). In tutto l’anno vi sono state 53.500 presenze in più, di cui 49.000 nel periodo estivo (26.000 di italiani e 23.000 di stranieri) e 33.000 in luglio e agosto.
La capacità ricettiva è piuttosto ridotta: 3.933 posti letto negli alberghi e 8.426 nei complementari (1.365 nei b&b), in totale 12.550. Lo IU degli alberghi è 24,2 e raggiunge il massimo in agosto 60,4, nel quadrimestre 45,4. La provincia è piccola, non tanto per superficie (circa 3.000 kmq), quanto per lo sviluppo costiero di 135 km (la Gallura ha una superficie attorno a 2.300 kmq e un litorale di oltre 450 km). Comunque l’Ogliastra ha una superficie (1.854 kmq) ed un litorale (104 km) minori, ma con un’attività turistica doppia.
La maggior ricettività è ad Arborea con 2.149 posti letto di cui 1.142 in albergo, 979 nei complementari ed un totale di 125.000 presenze (54.000 italiani e 71.000 stranieri) quasi tutte tra aprile e ottobre con punte in luglio (25%) e agosto (26%). Il rapporto fra presenze e posti letto complessivi (Pr/pl) è 58,2. Anche Narbolia ha una buona struttura: 2.101 posti letto, 332 in alberghi, 1.751 nei complementari di cui 1.636 in campeggi. Le presenze sono state oltre 80.000 (44.000 italiani, 36.000 stranieri). Pr/pl è 38,1. Segue Cabras con 1.501 posti, 135 in alberghi, 1.160 nei complementari tra cui 660 in campeggi e 206 in b&b. Le presenze sono 34.000 (20.000 italiani, 14.000 stranieri). Pr/pl è 38. Leggermente inferiore è Oristano che ha 1.494 posti letto di cui 636 in alberghi, 730 nei complementari (390 in campeggi) e 155 in b&b. 114.000 le presenze (italiani 75.000 e stranieri 39.000). Pr/pl è 76,1. Bosa ha una discreta capacità con 1.070 posti letto: 828 in alberghi, 139 complementari e 73 nei b&b con un numero di presenze piuttosto basso 60.000 di cui 34.000 italiani e 26.000 stranieri. Pr/pl è 56. Tutte presentano una forte concentrazione dell’attività nel quadrimestre estivo. Oristano è l’unica con un certo movimento nei mesi da ottobre ad aprile in quanto vi sono presenze dovute a motivi di lavoro seppur di non grande entità con 24.000 presenze.
I dati sulle presenze al più importante evento della provincia, la Sartiglia, seppure non siano molto positivi, registrano ad Oristano un aumento. Il massimo lo si raggiunge la notte del sabato con 614 presenze, la domenica 468, il lunedì 390 e il martedì 328. Tutte le altre notti prima e dopo sono attorno al centinaio, probabilmente quantità normale. Le presenze del sabato corrispondono ai posti disponibili negli alberghi però considerando gli extralberghieri – a parte i campeggi – ed i b&b si è lontani dal pieno. Neanche nelle località vicine vi sono segnali di presenze rilevanti. Ad Arborea le presenze in tutto il mese di febbraio sono state 360, a Cabras 144, pochissime a Narbolia, e nelle località vicine con esercizi ricettivi. Probabilmente i turisti sono in gran parte sardi che rientrano a casa, mentre i forestieri vengono da altre località. Altrettanto vale per i visitatori dei Giganti di Monte Prama: l’80% dei pernottamenti a Cabras avviene nel quadrimestre estivo, sembra logico ritenere che i turisti che arrivano si fermino per le spiagge ed il mare e non per il Museo o la zona archeologica. Entrambi sono motivi di attrazione molto importanti, ma entrambi sottoutilizzati: i risultati sono complessivamente modesti.
Non basta che gli attrattori esistano, devono essere meglio valorizzati, occorre una forma di promozione diversa, più intensa, più diffusa. Non si è ancora riusciti a installare dei cartelli indicatori sulla SS 131. Il Comune intende sistemarli trovando difficoltà con l’Anas e non si capisce il motivo. Sembra che difficoltà simili si incontrino anche per le vicine strade provinciali: eppure sono tutte piene di cartelli pubblicitari. Questa zona ha un’attività turistica fortemente sottodimensionata pur avendo un ricchissimo e importante patrimonio ambientale e culturale. Tra le altre attrattive, ha un bellissimo campo di golf che però da solo può fare poco, è un po’ difficile che possa fare sistema con gli altri due della Sardegna, troppo distanti. C’è in progetto un insediamento immobiliare con un campo di golf, ma sarebbe ideale realizzare altri 3 o 4 campi semipubblici, senza concessioni immobiliari. E’ certamente un problema di promozione, di informazione soprattutto verso l’esterno, fuori della Sardegna. I turisti sardi vanno benissimo, ma bisogna portare anche italiani e stranieri.
Gianfranco Leccis
(admaioramedia.it)