La calda estate macomerese si fa incandescente: la nostra cittadina è stata scelta dal Ministero degli Interni come luogo ideale per collocare il Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr), identificando il dismesso carcere come edificio ideale da adibire a tale scopo. Il numero massimo sarà di 100 soggetti da rimpatriare i quali verranno sorvegliati da 15 persone (non è ben chiaro se questi poi faranno parte della Polizia penitenziaria o di altre Forze armate o se saranno semplici dipendenti di qualche coop).
Ci opponiamo fermamente a questo progetto, riteniamo che un territorio come il nostro, prostrato da anni di crisi economica e con una ossatura sociale basata sull’imprenditoria e l’artigianato abbia ben poco a che fare con queste logiche che vogliono rendere la nostra cittadina un ricettacolo di delinquenza e malaffare, stimolando nella popolazione sentimenti di razzismo e odio che non le sono propri. Macomer infatti è sempre stata una cittadina accogliente, aperta ed inclusiva, il luogo ideale per chi volesse aprire un’attività o costruire una famiglia. A ben poco è servita l’adesione del nostro comune allo Sprar, ancor meno sono serviti i proclami sulla micro-accoglienza fatti dalla nostra Amministrazione. Questi infatti sono stati completamente ignorati dal Ministero degli Interni.
La maggior parte dei macomeresi forse pensava che avendo fra gli scranni regionali un ex assessore ed un consigliere, questi avrebbero saputo tener lontani scempi come questo dalla nostra cittadina ed invece ci ritroviamo a commentare questa notizia senza che nessuno degli elementi citati si sia opposto a questo fatto. La nostra opposizione a questo progetto sarà totale e non esiteremo a chiamare i nostri cittadini a raccolta per protestare contro questa scelta scellerata.
A Destra per Macomer, Fratelli d’Italia e Destra sociale
(admaioramedia.it)