Si è conclusa alla Mem la terza edizione del Cagliari Open data day, organizzata dal circolo dei Giuristi telematici: “Gli enti pubblici sono sulla strada del riorganizzare le proprie architetture di dati, per perseguire e contemperare due istanze apparentemente contrapposte: la trasparenza da un lato e la protezione dei dati personali dall'altro. È un obiettivo possibile, con l'apporto di tutti, anche dell'era dei big data”, lo ha detto Giovanni Battista Gallus, presidente del Circolo, esprimendo soddisfazione per l'ottima riuscita dell'evento, in contemporanea mondiale, per diffondere la cultura dei dati aperti.
“In contemporanea con altri 200 eventi nel mondo – ha spiegato – a Cagliari abbiamo avuto relatori di alto livello. Soprattutto, anche quest'anno, la manifestazione ha portato cittadini, amministratori, imprese e studenti a confrontarsi sui dati aperti. Oramai gli open data sono una realtà affermata: dobbiamo dedicare risorse per renderne facile la fruizione e aumentarne le qualità”.
Soddisfazione espressa anche dall'assessore degli Affari generali, Gianmario Demuro: "La Regione deve lavorare per una federazione e una interconnessione dei dati con l'obiettivo di rendere disponibile l'immenso patrimonio che i cittadini, le amministrazioni locali e l'amministrazione regionale stessa custodiscono. Mi impegno a organizzare una conferenza generale per gli open data, nella quale l'Amministrazione regionale si farà promotrice dell'ascolto delle esigenze di tutti".
"La trasparenza non significa buttare dati alla rinfusa ma renderli fruibili alla cittadinanza. Questo Esecutivo ritiene fondamentale che i cittadini possano controllare la spesa pubblica in maniera semplice e immediata – ha proseguito Demuro – Martedì discuteremo in Giunta la delibera sul Piano Anticorruzione così da rilasciare i dati nel formato più adatto al portale open data dell'Amministrazione regionale su cui stiamo celermente lavorando”. (red)
