Insieme a Davide Ferreli, abbiamo organizzato a Lanusei il convegno“Oltre i grandi hinterland urbani: quale futuro per gli altri territori della Sardegna” , che ha visto la partecipazione di tanti sindaci sardi, di alcuni comitati spontanei (Trenino verde, Giù le mani dell’Ogliastra, Zona franca, Movimento pro territorio, Consorzio Ogliastra), la Commissaria della Provincia Ogliastra, un rappresentante dell’Assessore del Turismo, di Forestas e di Confindustria, il deputato Capelli, e i consiglieri regionali Truzzu, Sabatini, Pittalis, Dedoni, Congiu e Tatti. Erano invece assenti i sindacati, sebbene invitati.
Le proposte scaturite dal dibattito hanno dato vita alla “Carta di Lanusei per le zone marginali”, che potrà essere considerato un contributo per qualsiasi futura discussione sul tema. I principi che la caratterizzano sono: 1) la ricerca del dialogo tra Sindaci e Comitati di diverse aree territoriali marginali della Sardegna, se ne faranno carico il Sindaco di Lanusei, il Sindaco di Tortolì e quello di Desulo, cercando di coinvolgere altri Sindaci e col supporto dei consiglieri regionali disponibili, degli altri comitati spontanei e dei cittadini sardi; 2) tramite l’unità di Sindaci e Comitati, una decisa azione dei territori marginali a loro tutela per richiamare il legislatore regionale a cambiare drasticamente l’attuale visione e, tramite concrete azioni, a riequilibrare le politiche troppo sbilanciate verso i grandi hinterland come quello cagliaritano; 3) realizzare adeguate sinergie tra i consiglieri regionali per le zone interne e marginali dell’isola; 4) al fine di agevolare i meccanismi di ripopolamento di interi territori nell’isola, riconoscere il diritto dei territori marginali per avere idonee deroghe che preservino servizi e presidi essenziali, come presupposto indispensabile per la qualità della vita dei residenti, ottenere provvedimenti che colmino le lacune infrastrutturali ancora presenti e idonee politiche fiscali atte a favorire nuovi insediamenti e a richiamare investimenti, massima attenzione alle politiche per la famiglia e per incentivare produzione e lavoro, principali strumenti utili per favorire la permanenza dei residenti, far ritornare gli emigrati sardi e ripopolare le aree marginali, così da realizzare il passaggio dalla ‘cultura della mera spedita’ a quella della ‘spendita delle risorse per produrre reddito e occupazione’; 5) l’adozione di scelte, in considerazione della nuova legge di riforma delle Autonomie, per trovare la migliore soluzione in termini di rappresentanza istituzionale sovracomunale.
Roberto Marino Marceddu – ex Sindaco e attuale Consigliere comunale a Gairo
(admaioramedia.it)
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Michela Cani
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