OLBIA, Trenta denunciati nel campo rom per combustione illecita di rifiuti ed occupazione con violazione di sigilli

Trenta persone ospiti del campo rom di Colcò sono state denunciate in seguito al blitz della Polizia locale, realizzato nei giorni scorsi ad Olbia. Sono almeno dieci le persone accusate di reati penali che vanno dalla combustione illecita di rifiuti alla occupazione con violazione di sigilli di aree esterne al campo. Una ventina i denunciati per illeciti amministrativi per versamento di idrocarburi e reflui sul terreno con ipotesi di contaminazione. “La situazione è pesantissima – ha detto il comandante Gianni Serra coadiuvato dal responsabile del settore di Polizia Ambientale, Sabrina Pitzalis – Rispetto alla precedente operazione nel campo rom e nelle aree circostanti avvenuta a fine 2015, la situazione è nettamente peggiorata”.

Il giro di vite della Polizia locale non riguarda esclusivamente la comunità nomade composta da circa 200 persone ospitate nel campo di Colcò. Le indagini avviate da alcuni giorni dalla Polizia Ambientale, infatti, sono volte ad individuare anche altri responsabili di illeciti contro l’ambiente; secondo i primi dati emersi dal blitz di questa mattina gli agenti avrebbero raccolto elementi considerati una sorta di 'firma' in alcune discariche nate e sviluppate negli ultimi tempi all’esterno del campo rom. Lo scenario è aperto. Oltre alla formalizzazione dei reati contestati, non si esclude che possano scattare, come era già successo lo scorso anno, decreti di espulsione.

Mauro Orrù