E’ in corso l’operazione nazionale “Dirty Market” della Guardia costiera che, da fine novembre, vede impegnato anche il personale della Direzione marittima di Olbia, al comando del Capitano di vascello Maurizio Trogu, nei controlli della filiera della pesca, con l’obiettivo di tutelare sopratutto il consumatore finale nel periodo festivo dell’anno nel quale tradizionalmente cresce la richiesta.
I controlli sono rivolti a prevenire frodi in commercio, a verificare il rispetto delle disposizioni sulla tracciabilità ed etichettatura del pescato, delle norme sull’attività di cattura per la tutela degli stock ittici e dell’ecosistema e la correttezza dell’attività di commercializzazione e la sicurezza alimentare. L’operazione, che terminerà il 30 dicembre, sta impegnando le Capitanerie di Porto di Olbia, La Maddalena e Porto Torres con circa 120 uomini, sia su motovedette che a terra, che hanno effettuato 70 controlli: 20 le sanzioni comminate per oltre 40.000 euro in totale.
In particolare, sequestrati più di 100 vasetti di bottarga, decine di vasetti di polpa di riccio e numerose confezioni di ritagli di salmone affumicato in vendita presso centri di grande distribuzione ad Olbia, senza che sulle confezioni fossero indicate tutte le informazioni necessarie al consumatore finale, spacciati per frutto della pesca locale, con conseguenti sanzioni per oltre 30.000 euro. Mercoledì scorso, inoltre, in un ristorante etnico di Olbia sono stati sequestrati circa 50 chili di prodotto privo della prescritta tracciabilità e conservati in precarie condizioni igienico sanitarie: elevato una sanzione di 1.500 euro ed il titolare del ristorante è stato denunciato. (red)
(admaioramedia.it)