Durante i controlli sulla filiera della pesca della Guardia costiera di Olbia, con controlli a mare, in particolar modo nelle aree marine, ed a terra con ispezioni su motopesca, punti di sbarco, esercizi commerciali e rivenditori, all’ingrosso ed al dettaglio, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 43mila euro e sequestrato circa 1.400 chili di prodotto ittico, compreso un esemplare di Tonno rosso proveniente da pesca sportiva.
Si tratta, in larga misura, di prodotto privo delle necessarie informazioni obbligatorie in violazione della normativa comunitaria e nazionale in materia di etichettatura, tracciabilità a tutela del consumatore finale. Gli stock di prodotto derivante dal comparto della pesca e dell’acquacoltura devono essere infatti rintracciabili in tutte le varie fasi della produzione, dalla trasformazione alla distribuzione, fino in ultimo alla vendita al dettaglio, in cui si deve assicurare la presenza delle informazioni obbligatorie sulle zone e modalità di cattura e/o raccolta al fine di garantire la corretta tutela del consumatore finale.
Sono state inoltre trasmesse all’Autorità giudiziaria otto notizie di reato, riscontrate nel territorio della Direzione marittima di Olbia, per frode in commercio, cattivo stato di conservazione ed inosservanza sulle norme di sicurezza della navigazione.
Si è trattato di controlli nell’ambito dell’operazione a livello nazionale “Confine illegale”, iniziata a fine novembre ed ancora in corso, per garantire conservazione e sfruttamento delle risorse ittiche in condizioni di piena sostenibilità economica, sociale ed ambientale. (red)
(admaioramedia.it)