Durante i controlli al porto di Olbia, all’arrivo della nave da Civitavecchia, l’attenzione dei finanzieri veniva richiamata da una coppia di nigeriani che appariva preoccupata dalla loro presenza e tentava inutilmente di confondersi tra gli altri passeggeri.
I cani antidroga, Daff, Ober e Semia (due pastori tedeschi ed un labrador), segnalavano immediatamente i due extracomunitari, che venivano fermati per un controllo. I due cercavano di giustificare il loro viaggio con motivi religiosi, ma i militari decidevano di accompagnarli in ospedale per gli accertamenti medici, dove si accertava la presenza di ben 81 ‘corpi estranei’, precedentemente ingeriti; rispettivamente 31 per la donna e 50 per l’uomo. Gli ovuli contenevano eroina di altissima qualità per un peso complessivo di quasi 2 chili: la sostanza, una volta tagliata ed immessa sul mercato sassarese, avrebbe potuto fruttare fino a 500.000 euro.
La coppia nigeriana (lei di 36 anni e lui di 31), in Italia da diversi anni, è stata arrestata: la donna è stata rinchiusa nel carcere di Bancali, mentre l’uomo, le cui operazioni di evacuazione in ospedale si sono dimostrate più complicate del previsto a causa delle elevate dimensioni degli involucri di droga, è stato successivamente condotto dalle Fiamme Gialle presso il carcere di Nuchis.
Ad oggi, questo è uno dei più importanti sequestri di eroina effettuato attraverso il trasporto degli ovuli, sia per il quantitativo (si sarebbero potute ricavare circa 8000 dosi) che per la metodologia utilizzata: si è passati dall’impiego di ovuli da 10 grammi a quello di ovuli da 20 grammi.
A destare la preoccupazione degli inquirenti è la rinnovata ed elevata richiesta di eroina, che evidentemente ha un nuovo mercato tornando prepotentemente ‘di moda’, ma anche la disponibilità di ‘corrieri’ a basso costo pronti a prestarsi per il trasporto della droga mettendo in forte rischio la propria vita. (red)
(sardegna.admaioramedia.it)