“Si parte con telemedicina e durante il prossimo anno si apriranno i vari reparti, l’ospedale aprirà i battenti entro il 31 dicembre 2016”. Nella parole di Lucio Rispo c’è il succo della conferenza stampa di questa mattina convocata ad Olbia. Presente il presidente della Fondazione Luigi Maria Monti, Francesco Rocca, gia responsabile nazionale della Croce rossa. All’incontro hanno partecipato anche il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, e il deputato del Pd, Giampiero Scanu. Chi si aspettava l’inaugurazione almeno di un’area dell’ex San Raffaele ci rimarrà male, ma oggi le cose stanno così.
Rispo ha tracciato i vantaggi di un reparto attrezzato come telemedicina per il quale “sono al lavoro 20 informatici – ha detto il Manager del Qfe – Dobbiamo dimenticarci il vecchio concetto di ospedale riferito ai letti di degenza. Oggi la tecnologia ci permette, attraverso sistemi di controllo applicati sui pazienti, di essere collegati con lo specialista che dispensa la cura. A breve verrano scelte le persone in base alla loro patologia. In una prima fase si lavorerà sull’ipertensione e a seguire si apriranno atri settori”.
Per Rocca le collaborazioni con le multinazionali porteranno alla trasformazione del Mater Olbia in uno “Smart hospital". Sul piano strutturale non ci sarà l’apertura più volte annunciata dallo stesso Rispo per il 1° dicembre. A questo proposito il sindaco Giovannelli ha auspicato una collaborazione con l'ospedale Giovanni Paolo II per ospitare momentaneamente il reparto di telemedicina: “Parleremo con la Regione e con la direzione sanitaria del nosocomio olbiese per evitare che si aggiungano altri ritardi”.
Rispo ha annunciato che l’area parcheggi, sulla quale grava la causa di usucapione, sorgerà all’interno della proprietà e per questo sono in corso le modifiche progettuali e le conseguenti autorizzazioni. “Sabato scorso abbiamo finalmente ricevuto l’ok da Enac per il montaggio e l’utilizzo delle gru e da quel momento cominceranno i lavori sui grandi impianti”. Confermata la collaborazione con il Bambin Gesù mentre sul secondo ramo del Mater Olbia, la ricerca scientifica, il manager italiano del Fondo del Qatar ha parlato di una imminente riunione operativa del tavolo tecnico tra Cnr e Università che fa capo direttamente al governatore Pigliaru a cui seguirà una interfaccia diretta con il Mater Olbia. Intanto, cresce la montagna dei curricula giunti per mail alla Fondazione Lugi Maria Monti. Oggi sono 18mila, ma il numero continuerà a crescere insieme all’attesa che l’ospedale cambi passo e 'scenda' dal mondo virtuale dei rendering si trasformi, a cominciare dall’insegna Mater Olbia, che ancora non c’è, in letti e reparti veri.
Mauro Orrù
(admaioramedia.it in collaborazione con Olbianova)
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