OLBIA, Operazione “Casa mia”: con 9 arresti smantellato un ‘supermercato’ della droga

Tre si trovano già in carcere e cinque sono ai domiciliari, mentre all’appello manca una persona che per il momento non è stata materialmente fermata.Si tratta di C.A. (37 anni), G.C. (28), M.M. (32), A.S. (30), M.C. (24), L.C. (36), A.A. (40), tutti olbiesi, e M.S.A.A. (43), egiziano, fermati dalla Polizia di Stato di Olbia per spaccio di stupefacenti.

I dettagli della complessa operazione, che affonda le radici in indagini su fenomeni di piccola criminalità, sono stati illustrati in una conferenza stampa che si è svolta nel Commissariato di Olbia alla presenza del Pubblico ministero Angelo Beccu e del comandante della Polizia di Stato locale, Fernando Spinicci. Beccu ha parlato di un’attività degli spacciatori incessante. Gli arrestati non erano riuniti in una banda organizzata. Ognuno aveva il suo mercato. Lo spaccio era quotidiano e senza soste al punto che la vendita andava avanti per tutta la giornata. Impressionate il quantitativo di cocaina, spesso purissima, che veniva ceduto ad altri spacciatori per ricavarne dosi meno 'nobili' e dunque vendibili nel mercato locale a prezzi più bassi. Per questo motivo l’attività senza soste riguardava la fornitura di clienti di primo livello, quelli che potevano permettersi la merce migliore, e clienti di seconda categoria che si accontentavano di droga tagliata con altre sostanze. Impossibile quantificare il movimento economico, ma gli inquirenti non hanno dubbi nell’ipotizzare cifre importantissime. Tutti gli arrestati, i primi in particolare, vivevano nel lusso e avevano un tenore di vita molto alto. All’operazione, denominata “Casa mia”, in virtù del fatto che lo spaccio si verificava in appartamenti privati, hanno partecipato, oltre la Polizia di Olbia, la Squadra mobile di Sassari e le unità cinofile della Guardia di finanza.

Mauro Orrù