La palla di granito dell’ex caseggiato scolastico, ora Municipio di Olbia, ridotta in pezzi, ha rivelato una situazione imbarazzante per quanto riguarda le telecamere di sorveglianza in città. Non solo gran parte degli occhi elettronici del centro non funzionano, ora si apprende di un altro importante disservizio. Le telecamere di sorveglianza della rotatoria del cimitero di via Roma, collocate circa un anno e mezzo fa, non sono mai entrate in funzione. L’impianto era stato presentato dal Comune come un gioiello tecnologico in quanto dotato di un rilevatore speciale che avrebbe permesso di evidenziare rapidamente il passaggio di auto con targhe attenzionate. Le immagini sarebbero dovute arrivare al comando della Polizia locale che, malgrado decine di sollecitazioni ai tecnici del Comune, non ha mai potuto utilizzare il preziosissimo, oltre che costoso, supporto. Eppure, meno di un mese fa, il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, aveva inviato una lettera di allarme sicurezza al questore di Sassari, Pasquale Errico, che il giorno dopo (era il 22 agosto) aveva convocato nel Commissariato di via Copenaghen i comandanti delle forze dell’ordine. In quella occasione aveva garantito al Sindaco la copertura del territorio di Olbia con uomini e mezzi ma, contestualmente, aveva sollecitato il Comune ad implementare i sistemi di videosorveglianza, soprattutto in corrispondenza degli ingressi alla città. Altro che implementazione. Al Questore nessuno aveva detto che l’unico varco della città dotato di occhio elettronico era rimasto chiuso dal momento in cui era stato piazzato. Ora tocca allo stesso sindaco Giovannelli accertare le responsabilità sul grave disservizio che sa quasi di presa in giro. Da una parte si chiede aiuto esterno per contrastare la criminalità ma, in casa propria, il Comune non mette in funzione neanche i mezzi di cui dispone.
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5 Comments
Ad Maiora Media
Dal dirigente del Settore Tecnico del Comune di Olbia
In riferimento all’articolo sono d’obbligo alcune precisazioni.
Nell’articolo si legge testualmente: “Scoprire chi ha rotto le palle non sarà possibile perché l’impresa incaricata di effettuare le manutenzioni all’impianto di telesorveglianza della passeggiata cittadina non ha ancora –per ritardi dovuti, parrebbe, ai rinnovi della convenzione con gli uffici tecnici comunali competenti – proceduto a riaccendere gli occhi elettronici delle telecamere”. Preme sottolineare che quanto affermato non corrisponde al vero.
La Ditta vincitrice della gara aggiudicata dall’ex Dirigente Ing. Mauro Scanu più precisamente una Associazione Temporanea di Impresa” ha per contratto L’OBBLIGO perentorio di procedere alla continua manutenzione ordinaria degli impianti di videosorveglianza di modo che essi non presentino mai problemi di alcun genere, tanto meno il loro non funzionamento. Tale obbligo è prescritto nel contratto principale ventennale e non abbisogna di alcun “rinnovo della convenzione”. Purtroppo tale dovere spessissimo è disatteso e gli Uffici competenti sono costretti a continui e comprovabili richiami e diffide nei confronti di detta A.T.I. che vengono di continuo ignorati e ciò non resta e non resterà senza conseguenze nei confronti dell’ATI stessa. Tanto si doveva per onore di verità.
La Dirigente del Settore Tecnico
Ing. Gabriella Palermo
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