Nella spiaggetta di Punzutu, a Porto Istana (Murta Maria, a sud di Olbia), quella pozza d’acqua sulla battigia che scambia acqua con il mare è originata da scarichi fognari. La certezza è arrivata dal referto delle analisi richieste venerdì scorso dalla Polizia Locale di Olbia durante il blitz tra le ville che si affacciano sul mare della spledida località famosa per le sue acque cristalline.
I campioni hanno evidenziato un valore particolarmente elevato di batteri fecali: Escherichia coli 35.000 circa (rilevati sul corpo d’acqua superficiale, ovvero nell’acqua ristagnante sulla spiaggia) e ancora peggio in misura di 200 circa rilevati nell’area di balneazione, 2-3 metri dalla battigia. Ulteriori analisi sono in corso e a breve saranno resi ufficiali i dati delle analisi di laboratorio affidate allo studio professionale di igiene ambientale del biologo Giuseppe Porcheddu, ed in particolare il valore relativo agli enterococchi intestinali presenti nei campioni prelevati dalla Polizia locale.
Sul fronte dell’attività investigativa, il Comando sta completando i controlli di polizia ambientale, diretta all’identificazione di tutte le proprietà prive di autorizzazioni allo scarico e allo smaltimento di reflui fognari. A questo proposito sono stati accertati numerosi illeciti. I proprietari di immobili privi di autorizzazione allo scarico stanno ricevendo la notifica del verbale di contestazione delle prescrizioni contenute nel Testo unico ambientale, secondo cui: “Chiunque effettui scarichi di acque reflue domestiche o di reti fognarie, servite o meno da impianti pubblici di depurazione, è punito con la sanzione amministrativa da seimila a sessantamilaeuro. Nell’ipotesi di scarichi relativi ad edifici isolati adibiti ad uso abitativo la sanzione è da seicento a seimila euro".
Il Sindaco riceverà dalla Polizia locale i suddetti atti con l’invito a valutare la sussistenza dei presupposti per l’adozione immediata di un’ordinanza che intimi ai trasgressori la realizzazione – in tempi perentori – di un sistema di scarichi autorizzati, a tutela dell’incolumità pubblica e privata, e per ragioni igienico-sanitarie.
Mauro Orrù
(admaioramedia.it in collaborazione con Olbianova)
8 Comments
Giuliano Furlan
Ecco il vero inquinamento. Gli ambientalisti invece di parlare solo di cose che non conoscono perché non fanno una seria campagna per la realizzazione di impianti per la depurazione dei reflui laddove questi sono carenti?
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