Ad animare il dibattito politico a poco più di sei mesi dalle elezioni amministrative ad Olbia ci pensa Michele Fiori, ex socialista che ha indossato la maglia azzurra di Forza Italia centrando il primo posto nella classifica dei più votati del centrodestra con circa 850 preferenze. La sua visione del governo della città, da lui stesso definita “forse utopistica”, è quella di una grande coalizione alla tedesca. La differenza con l’esempio tedesco, e qui sta l’assoluta novità del progetto, è che le forze politiche di destra e sinistra sarebbero unite già in campagna elettorale e non a risultato acquisito, perchè parla esplicitamente del pericolo di una vittoria grillina che definisce “manipolo di amministratori alle prime armi”.
“Nelle ultime settimane – scrive Michele Fiori – non c’è giornale locale (on-line o cartaceo) che non si diletti nel toto Sindaco e non mancano certo i candidati, più o meno illustri, che, sul filo della falsa partenza, si auto promuovono in tale veste. Personalmente non riesco ad appassionarmi a questo gioco che stride violentemente con la condizione nella quale versa la nostra città. La crisi economica, l’emergenza criminalità, la spoliazione di tutti gli avamposti dello Stato, le ferite ancora non rimarginate delle alluvioni, testimoniano in modo drammatico che la situazione attuale di Olbia è, nella sua gravità, inedita. Appare evidente che gli stanchi riti della politica locale e la riproposizione di logiche ormai estranee alla quotidianità dei nostri concittadini, non possano rappresentare una soluzione per chi, giustamente, attende risposte concrete alle difficoltà di trovare un lavoro, portare avanti un’azienda, crescere ed educare i propri figli in un ambiente sicuro".
"In questo contesto – prosegue il consigliere di Forza Italia – si comprende benissimo la disaffezione, in particolare dei giovani, nei confronti della politica, con il rischio che le sirene che cantano in continuazione le melodie del massimalismo e dell’antipolitica ci portino a consegnare le sorti della città ad un manipolo di amministratori alle prime armi, magari selezionati attraverso internet, correndo il pericolo che, prima ancora imparino a governare la barca, questa si schianti sugli scogli. Di fronte ad una simile emergenza occorre trovare nuove soluzioni che vadano oltre le logiche di appartenenza e di contrapposizione per costruire un progetto che metta insieme le principali forze politiche che hanno a cuore le sorti di Olbia. La strada è ardua e forse utopistica, ma in caso di riuscita Olbia potrebbe contare su un governo forte, non più paralizzato da veti reciproci, finalmente liberato dalla paura di trovare ostacoli in Regione a causa del colore dissonante delle rispettive giunte. Certo, ognuno dovrà fare un passo indietro, rinunciare a rendite di posizione acquisite, nel complesso cominciare a ragionare non più in termini di parte bensì di tutto, ma prima di bollare questa proposta come irrealizzabile, possiamo cominciare a parlarne?”
Mauro Orrù
(admaioramedia.it in collaborazione con Olbianova)
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