“Il Mater Olbia, che superando moltissime difficoltà siamo riusciti a tenere in Sardegna, ha iniziato ad accettare domande di lavoro: oltre mille dopo tre ore, quasi 2500 in un giorno”, aveva scritto con soddisfazione sulla sua pagina facebook il presidente Pigliaru, citando l'Istat che “ha documentato una diminuzione della disoccupazione e la crescita di posti di lavoro in Sardegna”.
La lettura della Cisl è stata diversa: “Pigliaru e Renzi si ritengono soddisfatti, per noi si tratta dell’ulteriore conferma della disperazione dei lavoratori. In poche ore, un numero di candidature che supera di quasi cinque volte i posti creati dal nuovo ospedale olbiese: è il segno della fame di lavoro che contraddistingue la Sardegna e che la Giunta regionale deve fare ancora moltissimo, in tempi più che brevi e in molti settori, per creare opportunità lavorative”, è stato il commento del segretario regionale della Cisl Medici, Luciana Cois.
Le opportunità lavorative offerte dall‘apertura della nuova struttura sanitaria gallurese, secondo il sindacato devono rispettare alcune condizioni: “Confermare che la priorità nelle assunzioni sarà data a medici, tecnici e operatori sanitari sardi; la Giunta garante della pianta organica del nuovo ospedale, concordata con i sindacati, che deve prevedere per tutte le figure ospedaliere professionalità sarde; il tassativo rispetto delle garanzie contrattuali vigenti negli ospedali sardi per tutti gli operatori. Tutto questo non per mero campanilismo, ma per vedere riconosciuta la grande professionalità delle figure sanitarie cresciute in Sardegna nonostante le difficoltà”.
La preoccupazione della dirigente della Cisl Medici è che “come spesso avviene in certi settori produttivi, ai professionisti sardi siano preclusi posti di responsabilità nei reparti ospedalieri, nei laboratori e nei centri di ricerca e vigileremo perché ciò non accada. Anche la Giunta regionale dovrà fare la sua parte affinché il Mater Olbia si integri nella Sanità Sarda creando non solo occasioni di lavoro, ma anche opportunità di crescita e stimolo verso l’eccellenza che la nostra terra merita”. (red)
(admaioramedia.it)