L’ufficialità dell’inserimento nell’ordine del giorno del Consiglio comunale di Olbia, per venerdì 3 luglio, del punto n.16 "Istituzione imposta di soggiorno e approvazione regolamento”, è giunta oggi per mail, ma la notizia della Tassa di soggiorno circolava in città da qualche giorno.
Imposta che ai proprietari e direttori di hotel proprio non va giù: "Siamo allibiti, sconcertati, delusi e molto arrabbiati – ha detto Fabio Fiori, presidente dell’Associazione albergatori di Olbia – L’Amministrazione ci chiama per ogni piccola cosa, compreso quando ci chiede ospitalità gratuita per manifestazioni e poi, di nascosto, due giorni prima del Consiglio comunale, annuncia la discussione di un argomento come la tassa di soggiorno senza minimamente coinvolgerci”. E' furibondo e parla come un fiume in piena: “Questo punto in discussione al Consiglio di venerdì è stato nascosto a tutti noi ma non solo. Mi risulta – tuona il Presidente degli albergatori – che non sapesse nulla neanche l’assessore del Turismo (Marco Vargiu, ndr). Ma dove siamo! Questa tassa manderà in fallimento tutta la città. Non è con una imposta che, tra l’altro, finirà per far scappare i turisti che si risolvono i problemi della città”
Secondo Fiori, la tassa è iniqua e non ha senso in una città priva degli elementari servizi di base. “Non capisco perché un ospite dei nostri alberghi deve pagare una tassa tutti i giorni solo per dormire a Olbia. L’imposta ci sta nelle località dove si c’è un patrimonio culturale e storico unico al mondo, come Roma, Venezia, Firenze ed altre. Non c’è la tassa di Soggiorno a Frosinone o a Frascati. In Sardegna ad Alghero, dove è stata da poco introdotta, sta causando una forte diminuzione delle prenotazioni e c’è anche un grande risentimento popolare. Gli albergatori hanno persino difficoltà alla riscossione e sono costretti a inserire personale che faccia da esattore. Solo pensare di attivarla qui a Olbia e addirittura tra 9 giorni è assurdo”.
Il Presidente degli albergatori di Olbia ha pronta un eventuale ricetta alternativa: “Senza penalizzare nessuno si può eventualmente pensare di attivare una tassa di sbarco. Per esempio si possono caricare sul turista che arriva in Sardegna non più di 50 centesimi a testa. In questo modo pagherebbero una cifra irrisoria tutti coloro che vengono da noi e non soltanto coloro che scelgono di dormire negli alberghi della nostra città”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Ramona Cherchi, vice presidente di Federalberghi Gallura: “Siamo la città con le tariffe più basse del Mediterraneo. Abbiamo fatto enormi sacrifici per far arrivare i turisti in città occupandoci direttamente anche della promozione del territorio e vogliamo ricordare che siamo il contribuente più potente di Olbia. Se gli albergatori decidono di stare aperti solo 6 mesi perché non ci sono clienti sufficienti per tenere aperte le strutture di quale bilancio comunale andremo a parlare? A noi non importano i colori politici, noi prendiamo atto di una gestione folle e senza capacità imprenditoriali, perché chi sta prendendo la decisione di applicare questa tassa secondo noi non ha mai lavorato un giorno in una azienda privata”.
Mauro Orrù
(admaioramedia.it in collaborazione con Olbianova)
6 Comments
Marinella Nioi
Marinella Nioi liked this on Facebook.
Gianfranco Accocci
Gianfranco Accocci liked this on Facebook.
Gio Vanna
Gio Vanna liked this on Facebook.
Annamaria Poddighe
Annamaria Poddighe liked this on Facebook.
Anna Lucia Puddu
Anna Lucia Puddu liked this on Facebook.
Sergio Usai
Sergio Usai liked this on Facebook.