Nelle scorse settimane, l’Amministrazione comunale di Nuoro ha deciso di aderire alla rete Sprar per l’accoglienza di immigrati nel proprio territorio, sollecitando le famiglie nuoresi ad accogliere nelle proprie case, non solo fornendo assistenza quotidiana, ma cerando di porre le condizioni per quella che ha definito “una vera integrazione, anche scolastica e lavorativa”. Le famiglie disponibili riceveranno una quota mensile, come una qualsiasi struttura privata che gestisce l’accoglienza.
Le scelta del sindaco Soddu non è piaciuta a tutti e sono immediatamente arrivate le contestazioni del consigliere comunale Pierluigi Saiu e di Fratelli d’Italia. Ora, i nemici del progetto scendono in piazza e venerdì 26, davanti alla Prefettura di Nuoro, in via Deffenu, dalle 9 alle 12, si svolgerà una manifestazione: “No alla Sprar e no alle politiche immigrazioniste”, organizzata dal circolo culturale “Domenico Leccisi”.
“La politica si conferma sempre più interessata ai denari provenienti dalla finta accoglienza – ha detto Efisio Sanna, responsabile del Circolo – dimostrando ancora una volta le sue priorità politiche: cittadinanza agli extracomunitari e pubblicità buona ai fini elettorali. Nuoro si ritrova abbandonata a se stessa, con un tasso di disoccupazione che cresce esponenzialmente, uno spopolamento ormai incontrollabile, e la risposta a questo da parte del governo cittadino è portare in città nuovi immigrati. Ci opponiamo in modo deciso al falso buonismo di facciata, che nasconde un business losco e malavitoso nella gestione dello schiavismo del XXI secolo, e diamo appuntamento alla cittadinanza quando manifesteremo la nostra opposizione allo sfruttamento dell’immigrazione e e soprattutto contro l’ostracismo verso gli Italiani”. (red)
(admaioramedia.it)
4 Comments
Floris Antonio
non è accoglienza… è invasione musulmana organizzata,,,piano callergi-usa-onu. nuovo ordine mondiale..
Antonina Foddanu
Avremo in casa nostra quelli del’Isis , hanno saputo che noi procuriamo ai loro nemici delle bombette !
salvatore
ma se non sono riusciti a sistemare una famiglia nuorese con quale faccia mi dicono di sostenere un progetto simile ma vaffa a chi lo ha creato e chi lo sostiene. Procuratemi un microfono che le racconto una storia di una persona onesta nuorese e di come le hanno trattato la famiglia…..
Raffaele Ballore
La domanda è:
Quando finiranno i soldi per il sostentamento di questi emigrati,
perché finiscono, tramquilli che finiscono e anche in fretta (e per ora sorvoliamo su chi e quanti hanno diritto)…cosa faranno loro per il posto dove dormire, dove mangiare e quel minimo per qualche telefonata??
Cosa faremo noi, del posto, di conseguenza al loro (violento) comportamento???
Sarà una guerra (poco) civile ma ci sarà purtroppo!