Nei giorni scorsi, un’anziana vedova 76enne di Nuoro veniva contattata telefonicamente da un sedicente avvocato, che la informava di un coinvolgimento di suo figlio in un sinistro stradale. Perciò, le chiedeva 2.000 euro in contanti, necessari per pagare le contravvenzioni fatte al giovane, avvisandola che senza questo pagamento il figlio non avrebbe potuto recuperare la libertà. Subito dopo la telefonata, chiusa con il sedicente avvocato che assicurava avrebbe mandato un uomo di sua fiducia a ritirare i soldi, la donna riceveva un’altra chiamata, questa volta la persona si qualificava come un maresciallo dei Carabinieri di Nuoro e, molto sommariamente, confermava alla donna che il figlio si trovava in caserma e che per essere rilasciato era necessario pagare le multe.
L’anziana, allarmata, contattava il 112 e veniva immediatamente inviava una pattuglia, che dopo una breve attesa vicino alla casa dell’anziana, identificava uno dei truffatori: un 43enne di origine campana e con precedenti specifici, pronto ad intascare i soldi dalla signora. L’uomo è stato denunciato in stato di libertà alla Procura di Nuoro per tentata truffa.
Gli investigatori stanno verificando se le segnalazioni di alcuni tentativi di truffa attuati in provincia con la medesima tecnica possano essere riconducibili alla stessa persona. Infatti, nella stessa mattinata, anche a Siniscola un anziano 79enne aveva ricevuto due telefonate simili: questa volta la richiesta era stata di 3.200 euro. Ma, anche in quel caso, l’immediato intervento dei Carabinieri, contattati dall’anziano, aveva consentito di prevenire la truffa e di mettere in fuga il truffatore. (red)
(admaioramedia.it)