Approda dopo un anno nel Consiglio comunale di Nuoro la vicenda degli ulivi secolari di piazza Mameli. A portarla il consigliere di maggioranza, Graziano Siotto (Atene sarda), già protagonista, insieme al suo gruppo, del sit in tenutosi l’8 novembre 2014 all’ex Mercato civico di Nuoro, in occasione della manifestazione Magie d’inverno, organizzata dalla ditta Rosas 1945 col patrocinio del Comune di Nuoro. Già allora il gruppo Atene sarda denunciò l’assenza di un regolamento comunale relativamente alla concessione degli spazi pubblici a privati come aziende, associazioni e comitati di diverso genere. Ciò comporta, come denunciò pubblicamente Atene sarda, che la Giunta comunale e gli assessori di turno decidano con discrezionalità a chi concedere o meno il patrocinio e i relativi spazi comunali.
Ad infiammare le proteste fu, tra le altre cose, l’avvenuto sradicamento dei due oleandri presso la piazza Mameli, al posto dei quali furono posizionati due ulivi secolari. Oggi, la questione ritorna più pungente che mai a seguito di alcuni atti degli Uffici comunali che testimoniano il costo dell’operazione: ben 14.000 euro per l’allestimento di due aiuole e posa in opera degli ulivi della discordia. Su questo passaggio interviene il consigliere Siotto: «A quanto risulta gli ulivi sono stati posizionati a novembre 2014. Solo a maggio 2015, però, è stata bandita una gara per l’allestimento e posa in opera degli stessi nella piazza Mameli e si impegna la modica, si fa per dire, cifra sopracitata. Come dire 'prima faccio l’opera' e sei mesi dopo bandisco la gara per la realizzazione della stessa. Un fatto piuttosto bizzarro».
Ancora più curioso il procedimento se si considerano gli altri atti citati dal Consigliere, ovvero appena quattro giorni dopo la vittoria delle elezioni da parte della maggioranza Soddu, gli Uffici dichiarano deserta la gara di maggio e, contestualmente, provvedono a disimpegnare la relativa somma. «In sostanza – spiega Siotto – abbiamo due ulivi secolari del valore di 14.000 euro portati da una azienda di Sassari, sistemati a novembre 2014, con una gara bandita a maggio 2015 andata deserta, su una piazza del Comune di Nuoro e non si comprende chi ne sia il proprietario e chi pagherà la stessa azienda».
L’interrogazione di Atene sarda, che già sta scaldando il dibattito sui vari social, mira a far luce proprio sul procedimento amministrativo, motivato con la volontà di “qualificare la piazza intitolata alla scrittrice premio nobel Grazia Deledda, che cita la pianta dell’ulivo in numerose sue opere”, su quale Assessorato della Giunta Bianchi abbia dato agli Uffici gli indirizzi per bandire la gara, chi ha richiesto la posa in opera di due ulivi secolari per 14.000 euro, chi ne sia il proprietario e, soprattutto, chi pagherà la somma.
(admaioramedia.it in collaborazione con Cronache Nuoresi)
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Anna Lucia Puddu
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