Sono trascorse poche settimane dalla sconfitta del Partito democratico a Nuoro ed il neo sindaco, Andrea Soddu, è già nel mirino degli sconfitti. Il ‘casus belli’ è la nomina del nuovo commissario straordinario del Consorzio universitario nuorese, senza vertice da gennaio dopo le dimissioni di Caterina Loi. Il metodo, ma soprattutto la scelta, della nomina è stato prima criticato dai consiglieri regionali Forma (Pd) ed Usula (Rossomori): «Il Sindaco di Nuoro, che a parole sbandiera la volontà di cambiare passo rispetto alla vecchia politica, mantiene ‘riservata’ la notizia che sono state accolte le dimissioni del precedente Commissario e con la più sfrontata determinazione porta sul tavolo dell’Assemblea del Consorzio un solo nominativo, a lui gradito e dal sapore più clientelare che di indiscusso spessore e autorevolezza».
Nel frattempo, è stato reso noto anche il nome del sostituto (Fabrizio Mureddu) e le motivazioni della scelta fatta dall’assemblea del Consorzio, composta dall’amministratore straordinario della Provincia di Nuoro, Sabina Bullitta, e dal sindaco Soddu: «La scelta del profilo e la tempistica della nomina sono dipese dalla necessità di assicurare immediate decisioni per le numerose e sollecite richieste provenienti dalle università riguardanti l’offerta formativa di imminente attivazione e la garanzia di impegni urgenti a favore del sostegno all’attività di ricerca».
In aiuto ai due consiglieri regionali è arrivato anche il senatore nuorese del Pd, Giuseppe Luigi Cucca: «Le scelte sono deludenti e non fanno presagire nulla di buono per il futuro della città. Dopo anni di impasse, di rinvii, di non scelte, di inutili dibattiti e di fiumi di parole senza approdo, nei mesi scorsi finalmente si era centrato l’obiettivo e i due soggetti che governavano il sistema, Provincia e Comune di Nuoro, avevano costituito la fondazione dell’Università Nuorese, anche in ottemperanza a quanto deliberato dai Consigli Comunale e Provinciale, che avevano deciso pure lo scioglimento del Consorzio, commissariato da troppo tempo, contestualmente alla costituzione della Fondazione stessa. Pareva che finalmente fosse stata imboccata la strada giusta anche con la scelta del presidente nella persona di Mario Demuru Zidda, che rappresentava probabilmente la figura nuorese più idonea a guidare il rilancio della tanto discussa Università. Ora si apprende che l’assemblea ha mortificato le delibere consiliari citate e ha rivitalizzato il Consorzio, provvedendo alla nomina di un nuovo commissario».
«Non si può fare a meno di nutrire qualche perplessità sul metodo, che stride con i buoni propositi sbandierati da tanti e che, come al solito, si sono rivelati per quel che realmente erano: solo promesse elettorali – ha aggiunto Cucca – Non può tacersi che la persona nominata quale Commissario liquidatore di un Consorzio ormai cessato, aveva attivamente partecipato alla Campagna elettorale del neo sindaco, il quale sbandierava volontà rinnovatrice, contestando i metodi della politica da lui definita vecchia, fondata sulla nomina di amici e parenti fidati, per far posto finalmente alla competenza, alla professionalità e al merito. Non essendo stato possibile assegnargli alcuno degli incarichi in questione, vuoi per equilibri politici da mantenere, vuoi per carenza di risorse economiche capaci di assicurargli un congruo corrispettivo, si è optato per la nomina a Commissario liquidatore del cessato Consorzio».
Infine, le accuse al presidente Pigliaru, che dopo Forma ed Usula («Tutto questo con l’avvallo della Presidenza della Regione che consente che l’operazione vada in porto senza la minima concertazione con i rappresentanti regionali del territorio»), anche Cucca rilancia: «Altrettanto stupefacente l’atteggiamento assunto dal Presidente della Regione che aveva sempre ribadito che la rivitalizzazione dell’Università Nuorese non avrebbe potuto non passare attraverso l’individuazione di profili alti, che assicurassero contenuti e professionalità. Nonostante ciò, voglio credere mal consigliato, ha avvallato la nomina, forse per dare sfogo all’arroganza e alla protervia del neo sindaco il quale, senza neppure confrontarsi per individuare una persona dall’alto profilo e idonea all’incarico, ha voluto imporre il suo protetto, col colpevole silenzio di chi ben avrebbe potuto opporsi ad un tale metodo». (red)
(admaioramedia.it)
4 Comments
Antonietta Fancello
Vecchi metodi di chi se ha governato sempre il PD ?
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