La maggior parte dei Sardi lo trascorrerà in famiglia e spenderà in media 37 euro per il pranzo di Natale, dei quali il 67% destinati ai prodotti sardi. Secondo uno studio di Coldiretti Sardegna, per il pranzo del 25 dicembre nell'Isola si spenderanno oltre 26 milioni di euro in prodotti agroalimentari e sono oltre 17 i milioni destinati ai prodotti locali. In media, ogni famiglia sarda (714.514 secondo i dati Urbistat) destinerà 36,8 euro per preparare il pranzo, per una media di 15,8 euro a persona. Dei soldi spesi da ogni famiglia, 24,5 euro andranno ai produttori e trasformatori sardi, 12,2 euro andrà fuori dall’Isola; mentre la spesa pro capite sarà di 10,5 euro per il cibo sardo e 5,2 euro per quello di importazione. Il prodotto che inciderà maggiormente nella spesa di Natale è anche quello più rappresentativo del pranzo: si tratta dell'agnello, quasi esclusivamente sardo (99%). Se ne consumeranno 150mila, per una spesa media di 11,5 euro a famiglia, circa il 33% della spesa. Quasi esclusivamente sardi saranno anche i dolci e il pane (90%), oltre al formaggio (85%) ed il vino (80%).
"Che il 67% della spesa sia rappresentata dai prodotti sardi è una buona notizia – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu – Stiamo riscontrando una maggiore sensibilità da parte dei consumatori verso i prodotti locali e di qualità e possibilmente certificati. Quando si va a fare la spesa si sta attenti al prezzo ma anche e soprattutto alla etichetta e alla provenienza del prodotto".
"Sta cambiando la cultura del cibo, adesso si presta maggiore attenzione – conferma il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba – Come emerso da un’indagine gli italiani sono disposti a pagare di più per avere prodotti di qualità certificata. Tendenza confermata anche in Sardegna e ancora di più la riscontriamo per queste festività natalizie. Si è sempre più attenti all'etichetta e all'origine del prodotto. Dove si può si preferisce il prodotto locale a km 0. Il locale è sinonimo di garanzia e genuinità. Questo è frutto del lavoro serio e costante dei nostri produttori ed è incentivato dal rapporto diretto e di fiducia con il consumatore". (red)
(admaioramedia.it)
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Bruno Desogus
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