Una contaminazione voluta tra paesaggi e musica: colori e suoni ricercati nel tempo e nello spazio a conquistare un immaginario armonico che appaga i sensi. Tramonti e albe d’ammirare, scogliere e spiagge come teatri di concerti non solo da ascoltare ma da vivere, lasciando a casa comodità ma anche lo stress quotidiano, per aprirsi alla condivisione umana e artistica con gli altri partecipanti.
Questa, assicurano gli organizzatori, è la ricetta di successo di Musica sulle Bocche, il festival internazionale di jazz diretto da Enzo Favata, giunto alla XVII edizione si svolgerà a Santa Teresa di Gallura da giovedì 31 agosto a domenica 3 settembre. Quattro giorni di concerti che vedranno esibirsi artisti internazionali del jazz contemporaneo, tra i più noti Marcin Wasilewski (venerdì 1 settembre), Thomas de Pourquery (giovedì 31 agosto) e i nostrani Filippo Vignato, miglior talento nel concorso “Musica Jazz 2016”, (venerdì 1 settembre) e Roberto Ottaviano, decano dei sassofonisti italiani, (sabato 2 settembre).
La musica elettronica sarà una delle protagoniste, avanguardia dei nostri tempi nel sapersi mescolare a generi e stili diversi, creando innovazione e svecchiando la musica jazz. Musica sulle bocche, anche quest’anno, si pone l’obbiettivo di avvicinarsi sempre di più ad un pubblico giovane così da estendere la cultura ad una musica non omologata al mercato.
“Il pubblico del jazz ha i cappelli bianchi”, dice Favata, in scena anche lui con la sua produzione originale “Tangerine” (sabato 2 settembre). “Il jazz può suonare in maniera diversa”, continua il Direttore raccontando di come, dopo il suo ultimo viaggio in Giappone, ha deciso di portare al Festival quelle sonorità tradizionali orientali interpretate da Miki Imai, che arriverà con un centinaio di persone alla scoperta della Sardegna. Uno spazio esclusivo verrà dedicato (domenica 3 settembre), per il terzo anno di fila, ai giovani talenti emergenti, selezionati con un bando, che potranno far conoscere i loro progetti musicali.
Un programma variegato all’insegna della sperimentazione dove la musica verrà affiancata ad altri linguaggi artistici, come la fotografia, le arti digitali (visual art, digital painting), il graphic design e l’arte visiva in genere, che, in linea con gli anni precedenti, faranno da scenografia ai concerti stessi e i lavori che ne deriveranno, come per esempio la produzione fotografica, mirano ad essere cassa di risonanza oltre mare. Da anni gli scatti ufficiali della manifestazione, sono selezionati per mostre e campagne internazionali. Quest’anno la creazione dell’immagine del Festival è stata affidata ad Igor Tuveri, l’artista sardo considerato uno dei padri del graphic novel in Italia. Per informazioni www.musicasullebocche.it ed infoline 3440699882.
Jessica Pilloni
(admaioramedia.it)