Un ritocco verso l’alto dell’imposta di soggiorno e la sua estensione ad un periodo di tempo più lungo degli attuali mesi di luglio e agosto. E’ quanto progetta di fare il Comune di Muravera che cerca in questo modo di ovviare alle minori entrate dovute al fatto che lo Stato ha totalmente incamerato quanto ricavato dall’ente con l’Imu sulle seconde case.
Se n’è parlato recentemente in un incontro a cui hanno preso parte amministratori ed operatori turistici e commerciali del paese. “Per quanto riguarda l’Imu – ha spiegato l’assessore al turismo e allo sviluppo economico Marco Fanni, il Comune ha l’unico ruolo di addetto alla riscossione, non possiamo usufruire di quei soldi e dobbiamo anche fare attenzione a riscuoterli perché lo Stato attua altrimenti un prelievo forzoso”.
Meno soldi da investire per il paese, ecco perché si pensa a rivedere la tassa di soggiorno, già vigente a Muravera nei mesi di luglio e agosto. “Si può pensare di rivedere la tassa aumentando la tariffa – ha spiegato Fanni – aumentando il periodo o aumentare tariffa e periodo. Ricordiamo che quella è una tassa di scopo. Arriva dai turisti ma deve tornare ai turisti sottoforma di servizio”
Alcuni operatori turistici hanno proposto una tassa di soggiorno fissa a 1 euro da applicarsi nel periodo 1 giugno – 30 settembre. Altri propendono per un periodo più limitato, dal 15 giugno al 15 settembre, altri ancora di tenerla a 0,50 centesimi ma per tutto l’anno. La decisione finale sarà presa dal consiglio comunale previsto nei prossimi giorni.
“Penseremo insieme a come utilizzare gli introiti della tassa – ha detto l’assessore al Turismo – abbiamo già individuato un elenco di otto punti che necessitano degli interventi”. Tra questi il controllo del territorio, gli interventi di decoro urbano, servizi di informazione turistica, iniziative culturali e spettacoli, viabilità veicolare e pedonale, manutenzione e tutela beni culturali e ambientali, formazione nel settore turistico, prevenzione e soccorso turisti, iniziative finalizzate a sviluppo economico.
Per ciò che riguarda Muravera e Costa Rei sia amministrazione che gestori sono concordi nel denunciare un problema che colpisce la località turistica muraverese: l’abusivismo. Case private utilizzate come case vacanze che operano in nero e che danno vita a un doppio problema: nessun introito nelle casse comunali e l’abbandono a sé stessi dei turisti che non hanno alcun tipo di servizio, né punti di riferimento.
Dall’amministrazione la promessa di studiare un metodo per evitare lo svilupparsi di questo fenomeno.
Sara L. Canu
(admaioramedia.it)