Nei giorni scorsi l’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, ha lodato i risultati della Sardegna nella raccolta differenziata dei rifiuti: l’Isola è sesta nella classifica nazionale con il 63% di differenziata rispetto ai rifiuti prodotti, dopo il Veneto (72,9%), Trentino Alto Adige, Lombardia, Friuli ed Emilia Romagna.
Ma, secondo l’associazione ambientalista Gruppo d’intervento giuridico, “non tiene conto di una realtà diffusissima in tutta la regione, l’abbandono dei rifiuti”. E tra i tanti casi viene documentata la Strada provinciale 63 a Mores, disseminata di rifiuti di vario genere.
Nei giorni scorsi, dopo la segnalazioni di alcuni cittadini, il Grig ha inviato una “richiesta di informazioni ambientali e adozione dei provvedimenti di bonifica per eliminare uno scempio con evidenti problemi di rischio sanitario” al Comune di Mores, al Corpo forestale, ai Carabinieri del Noe di Sassari ed ha informato la Procura di Sassari.
“L’abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nelle acque superficiali e sotterranee è vietato – hanno ricordato gli ambientalisti – Il sindaco competente deve disporre, con ordinanza a carico del trasgressore in solido col proprietario e col titolare di diritti reali o personali sull’area, la rimozione dei rifiuti ed il ripristino ambientale. Trascorso il termine assegnato, provvede d’ufficio l’Amministrazione comunale in danno degli obbligati. Magari con un’analisi, anche non particolarmente approfondita, è possibile risalire a chi ha abbandonato almeno una parte dei rifiuti”. (red)
(admaioramedia.it)