Con un video pubblicato nel suo profilo facebook, il deputato di Unidos, Mauro Pili, è tonato alla carica sugli scavi nel sito archeologico dei Giganti di Mont ‘e Prama: “Quello che si sta consumando è uno scempio senza precedenti – ha scritto il Parlamentare – Una ruspa impunita e devastante scava ed il video è la prova di un delitto contro la civiltà nuragica e contro il più importante sito archeologico della Sardegna. Le immagini si commentano da sole con una ruspa che scava senza alcun tipo di riguardo, e non potrebbe essere diversamente con tale mezzo, nell’asse di ricerca dei Giganti. Un filmato che rappresenta la prova evidente della flagranza di reato. La magistratura deve intervenire oppure è complice di questo scempio. Nelle prossime ore mi recherò personalmente in procura ad Oristano per consegnare immagini e video perché si intervenga immediatamente per bloccare questo scandalo”.
Già nei mesi scorsi, Pili aveva denunciato irregolarità e danni nelle operazioni di scavo, ma la risposta era stata che la ruspa serviva come cestello per asportare terra rimossa dagli archeologi: “Balle – ha aggiunto il Deputato – La ruspa la si sta utilizzando per guadagnare soldi, per fare scavi edili anziché scavi archeologici. Dopo aver cacciato gli archeologi sardi ora le cooperative rosse stanno facendo tutto con una ruspa. Guadagnano di più e lavorano meno. A loro della storia e della civiltà nuragica non frega niente alla pari di una Soprintendenza complice e responsabile di questo misfatto. Un soprintendente spregiudicato privo di qualsiasi rispetto per la Sardegna e la sua storia. Un personaggio da cacciare via senza perdere altro tempo come soggetto indesiderato. Uno protetto da chissà chi per consentire impunemente questo scempio. In questi mesi hanno raccontato solo balle. Hanno coperto tutto con la complicità di molti. Lo sfregio ai Giganti denunciato qualche mese fa era stato coperto da molti con complicità diffuse. Ora con questo video emerge senza alcun dubbio la vera modalità di scavo nel sito dei Giganti: a colpi di ruspa. Dalle immagini non risulta ci sia alcun responsabile presente nel sito a controllare quell’escavatore, che già non dovrebbe essere lì, ma soprattutto emerge la rozzezza e la gravità dell’impatto della ruspa sull’area di scavo”. (red)
(admaioramedia.it)
8 Comments
Vito Sulas
Vito Sulas liked this on Facebook.
Anna Cuccu
Anna Cuccu liked this on Facebook.
Francesca Canu
Francesca Canu liked this on Facebook.
Deidda Giuseppe
Deidda Giuseppe liked this on Facebook.
Martino Ollano
Martino Ollano liked this on Facebook.
Bruno Desogus
Bruno Desogus liked this on Facebook.
Mery Fais
Mery Fais liked this on Facebook.
Anna Maria Anedda
Anna Maria Anedda liked this on Facebook.