Una vera e propria discarica a cielo aperto accanto al cancello esterno dell’ex Scuola di Polizia penitenziaria, a Monastir, diventata una struttura di accoglienza per immigrati dove vengono ospitati gli algerini, che arrivano direttamente nelle coste del Sulcis. Dentro i bustoni neri di plastica pieni di rifiuti, accatastati all’esterno della recinzione, si trovava di tutto. Una vergognosa situazione, senza alcun controllo sulla raccolta differenziata della spazzatura.
La denuncia sulla vicenda non ha tardato ad arrivare sui tavoli delle Istituzioni, per mano del segretario provinciale del Sap, Luca Agati, che ha inviato una missiva al questore di Cagliari, Pierluigi D’Angelo, e al sindaco di Monastir, Luisa Murru: “E’ davvero con grande preoccupazione che vi scriviamo affinché si intervenga per porre rimedio ad una situazione a dir poco scandalosa – stigmatizza il segretario del Sindacato Autonomo di Polizia – Davanti all’ex scuola di Polizia penitenziaria, da giorni, sono ammassati decine di sacchi di immondizia che creano odori sgradevoli e costante presenza di mosche, topi ed animali randagi. Il tutto a pochi metri dagli uffici dove i poliziotti svolgono la prevista vigilanza. All’interno dei locali l’aria è diventata irrespirabile e le condizioni igienico sanitarie davvero precarie”.
“Signor Sindaco – continua Luca Agati – non siamo certo noi a doverLe ricordare che riveste l’importante figura di autorità sanitaria locale e che lo stesso Consiglio di Stato afferma, con sentenza n. 57/2016, che è sua competenza esclusiva quella di dover disporre con ordinanza le operazioni necessarie alla rimozione e allo smaltimento dei rifiuti. Signor Questore, purtroppo la problematica abbraccia i nostri Uffici tra ‘ospiti indesiderati’ ed odori fortissimi e, pertanto, in base all’articolo 64 della L. 81/2008 che sancisce gli obblighi del datore di lavoro impone che i luoghi di lavoro siano sottoposti a regolare pulitura, onde assicurare condizioni igieniche adeguate. Inoltre si impone che i difetti rilevati vengano eliminati quanto più rapidamente possibile per evitare che questi possano pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Il problema è già apparso sui media locali, ma non ha trovato ad oggi alcuna soluzione, alimentando ancor di più il malessere dei colleghi. Nell’ambito delle rispettive competenze, chiediamo un Vostro immediato ed urgentissimo intervento risolutore comunicando che questa organizzazione sindacale non tollererà ulteriori ritardi”.
Alessandro Congia
(admaioramedia.it)