Per la prima volta i soldati della Brigata Sassari saranno impiegati, da aprile ad ottobre, nella missione Unifil (United nations interim force in Lebanon), la forza multinazionale delle Nazioni Unite che nel Libano del Sud deve garantire il rispetto della Risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell'Onu, che prevede il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Israele e Libano, l’assistenza al Governo libanese nell’esercizio della propria sovranità sul territorio e nel garantire la sicurezza dei suoi confini, in particolare dei valichi di frontiera con Israele. Inoltre, la missione ha lo scopo di assistere la popolazione civile e sostenere le forze armate libanesi nelle operazioni di sicurezza e di stabilizzazione dell’area, con l’obiettivo di creare le condizioni per una pace duratura.
Il comando dell'operazione, denominata "Leonte", è affidato al generale Arturo Nitti, comandante della Brigata Sassari, che sarà a capo di un contingente di 3.700 caschi blu di 12 nazionalità schierato nella regione ovest del Libano. Del contingente fanno parte 1.000 militari italiani (400 i ‘Sassarini’) che opereranno insieme a soldati provenienti da Armenia, Brunei, Corea del Sud, Estonia, Finlandia, Ghana, Irlanda, Malesia, Serbia, Slovenia e Tanzania. L'Italia detiene la leadership della missione Unifil alla quale partecipano 11.000 militari e 1.000 civili di 40 paesi. (red)
(admaioramedia.it)
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