In un agrumeto di Milis, nella azienda della famiglia Manca, su iniziativa di Coldiretti Oristano ed Osvic (Organismo sardo di volontariato internazionale cristiano), si svolgerà un progetto di inclusione sociale rivolto ad immigrati, in questo caso di tratta di minori stranieri non accompagnati ospiti della cooperativa sociale Adalia.
L’attività del progetto, cofinanziato dalla Regione e dalla Fondazione di Sardegna, prevede una serie di incontri di orientamento alla formazione professionale e la collaborazione con alcune aziende agricole del territorio: “Un progetto – hanno spiegato gli organizzatori – che risponde alla esigenza, espressa dai destinatari dell’azione, di avere informazioni specifiche relative alle varie professionalità che il mondo agricolo presenta. L’obiettivo è infatti di fornire strumenti professionali ed esperienziali ai minori, così che possano acquisire consapevolezza delle opportunità da un punto di vista lavorativo, con il fine di promuovere la loro autonomia ed integrazione, anche quando avranno raggiunto la maggior età o ad un eventuale rientro e attività nella loro nazione di origine”.
Al centro del progetto il tema del ‘ritorno alla terra’ e della valorizzazione della vocazione agricola della provincia: “Promuoviamo un percorso innovativo, sperimentale, nel quale lo straniero acquisisce strumenti utili per valutare e progettare il suo futuro, a partire dal valore del lavoro e della competenza professionale”. La collaborazione tra le due organizzazioni, in passato, ha consentito di avviare la realizzazione di orti familiari in Kenya e di altre azioni di solidarietà. (red)
(admaioramedia.it)
One Comment
Marius Ioan Vasilescu
…”… Al centro del progetto il tema del ‘ritorno alla terra’ e della valorizzazione della vocazione agricola della provincia …”…
Ma un progetto destinato al RITORNO ALLA LORO TERRA D’ORIGINE, ALLA VOCAZIONE AGRICOLA DELLE LORO PROVINCIE, dove mettere in atto per conto loro e dei loro connazionali, le cose imparate qui !??? No, mai, e quando mai…