Nella classifica della qualità della vita, pubblicata dal quotidiano economico “Il Sole 24 ore”, la provincia del Medio Campidano occupa l'ultimo posto tra le province sarde, al 94° posto sulle 110 italiane. La graduatoria è realizzata attraverso sei aree tematiche (tenore di vita; affari e lavoro; servizi-ambiente-salute; popolazione; ordine pubblico; tempo libero) per un totale di 36 indicatori.
Tra le sarde la Gallura è quella meglio piazzata (sesta assoluta, in crescita di quattordici posizioni rispetto allo scorso anno), precede la provincia di Cagliari (39° posto, salendo di ventiquattro posti), poi quella di Nuoro (47°), dell'Ogliastra (50°), di Oristano (59°), di Sassari (67° posto, perdendo ventitre posizioni), prima di quella del Medio Campidano anche la provincia del Sulcis Iglesiente (87°).
“Questa classifica è la fotografia impietosa di quanto affermiamo da tempo – ha sottolineato Gianni Lampis, consigliere regionale di Fratelli d’Italia – I nostri comuni e i nostri cittadini vivono in un'area di crisi economica e sociale che ci impone di intervenire immediatamente per evitare la certificazione definitiva del fallimento del Medio Campidano. Per questo motivo ho chiesto, con un emendamento nella Riforma degli Enti locali, che questo stato di insofferenza venga riconosciuto con l'inserimento del nostro territorio nelle Aree di crisi della Sardegna. Auspico che la maggioranza lo condivida, consapevole che i nostri cittadini e le nostre imprese aspettano risposte concrete”.
“Da tempo cerchiamo di portare avanti proposte innovative a favore dell'agricoltura, delle piccole e medie imprese e dei singoli cittadini, con pieno spirito costruttivo nel solo interesse di fare il bene della nostra comunità – ha aggiunto Giorgio Zucca, portavoce provinciale di FdI e consigliere comunale di Sardara – Siamo stati tra i primi comuni in Italia a portare in Comune la proposta del ‘baratto amministrativo’, le mozioni contro l'abolizione dei dazi per l'olio importato dalla Tunisia, sulla modifica della legge sugli assegni di studio assegnati esclusivamente alle facoltà scientifiche, per la modifica dei parametri Isee. Tutte proposte bocciate da una ‘cieca’ maggioranza che non tollera di essere disturbata nel gestire il potere e si disinteressa dei reali problemi dei cittadini”.
Da Guspini arriva l’invito a dimenticare gli schemi ideologici per il bene delle comunità: “Dobbiamo rappresentare lo spirito con cui le nuove generazioni vogliono affrontare questo presente – ha detto Marcello Pistis, consigliere comunale – Fare gli interessi degli ‘ultimi’, di chi non arriva a fine mese, di chi lavora la terra, di oggi trova il coraggio di aprire una nuova attività commerciale e imprenditoriale, ma ci troviamo un'amministrazione comunale che boccia proposte valide solo perché arrivate dall'opposizione con una chiusura che non fa bene al paese”. Per Claudia Cotza, assessore di Villanovafranca, “c'è bisogno che i cittadini recuperino fiducia nella politica e questo può avvenire se proprio dai comuni cresce una nuova classe dirigente che mette come primo punto il benessere della nostra gente e della nostra comunità. Con questo spirito ci stiamo muovendo in squadra”.
“Vogliamo portare avanti alcune iniziative in favore dello sviluppo di un territorio da sempre considerato di serie B – ha aggiunto Simone Murtas, responsabile regionale del tesseramento di FdI – Dalle coste dell’Arburese al Linas (per altro dimenticate dalle guide ufficiali della Regione), dalla piana del Campidano alla Marmilla, un territorio con notevoli potenzialità di crescita e di sviluppo ma sottomesso da vecchi schemi ideologici che da sempre accomunano la nostra Provincia”. (red)
(admaioramedia.it)
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